Secondo l’Osservatorio prezzi e tariffe redatto dalla onlus Cittadinanzattiva, Salerno è al quinto posto nella classifica delle città dove la tassa dei rifiuti è più cara
Nel 2019 gli italiani in media spendono trecento euro di tassa sui rifiuti, ma ci sono alcuni capoluoghi dove la TARI è più costosa della media, soprattutto al Sud. Questo è il dato rilasciato dall’Osservatorio prezzi e tariffe redatto dalla onlus Cittadinanzattiva, la quale posiziona la città di Salerno al quinto posto con ben 467 euro di tasse, 12 euro in più rispetto a Napoli, posta al sesto posto.
I dieci capoluoghi più cari
Di seguito la classifica dei 10 capoluoghi più cari con la rispettiva Tari di quest’anno. È stato preso come riferimento una famiglia tipo composta da tre persone e una casa di proprietà di 100 metri quadrati.
- Catania – 504 €
- Cagliari – 490 €
- Trapani – 475 €
- Benevento – 471 €
- Salerno – 467 €
- Napoli – 455€
- Reggio Calabria – 443 €
- Siracusa – 442 €
- Agrigento – 425 €
- Messina – 419 €
Il capoluogo meno costoso per la tassa sui rifiuti è quello di Potenza (121 euro), seguito da Udine (167 euro) e poi c’è Belluno (168). Le differenze territoriali sono molto marcate, tant’è vero che i rifiuti costano meno al Nord (in media 258 euro), poi segue il Centro (299 euro) ed infine c’è il Sud Italia, il più costoso (351 euro). Inoltre, analizzando le tariffe dei 112 capoluoghi di provincia, sono state riscontrate variazioni in aumento in circa la metà, 51 capoluoghi, tariffe stabili in 27 capoluoghi e in diminuzione in 34.