Il mantenimento delle tariffe nel centro, la riduzione per le periferie e gli sgravi per le famiglie numerose, rappresentano un bilancio ampiamente positivo
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Sostanziale mantenimento delle tariffe per la raccolta rifiuti nel centro urbano, riduzione per le aree periferiche, vantaggi per i nuclei familiari numerosi o in difficoltà ed abbattimento delle tariffe per le cosiddette aree scoperte. E’ questa la filosofia che sottintende alle nuove tabelle nel settore rifiuti votate dal Consiglio comunale di Eboli su proposta dell’Amministrazione guidata dal sindaco Massimo Cariello.
«Abbiamo voluto che le nuove tabelle seguissero un indirizzo preciso, di tipo sociale – spiega il primo cittadino -. Eventuali variazioni, che nel nostro caso si riducono a pochi centesimi, fanno riferimento esclusivamente alla proprietà, non incidendo sui nuclei familiari numerosi o in difficoltà, che anzi registrano la possibilità di riduzione delle tariffe. Guardare con attenzione a chi è più in difficoltà è una traccia a cui questa amministrazione fa rifermento in ogni suo provvedimento».
Sulle cosiddette aree scoperte è prevista una riduzione addirittura dell’80% rispetto alle tabelle d riferimento. Per quanto riguarda i residenti nelle zone rurali, è stata prevista una riduzione delle tariffe rispetto al centro urbano, pur potendo usufruire del servizio porta a porta. Nel centro urbano, le tariffe per le famiglie sono le stesse dell’anno precedente, con aumenti in termini di pochi centesimi a bolletta modulati solo sulle proprietà, non sui nuclei, che al contrario potrebbero accedere a riduzioni in caso di famiglie numerose.
«La simulazione per addivenire alle tariffe è stata calibrata su un appartamento standard e con una sola persona occupante – dice il vicesindaco, Cosimo Pio Di Benedetto -. Le variazioni in aumento nel numero del nucleo familiare, invece, progressivamente comportano riduzione delle tariffe».
Oltre alle tariffe vere e proprie, il provvedimento prende le mosse anche dal ripristino della piena legalità nel settore. Le risorse recuperate attraverso l’attività di compostaggio, infatti, sono state utilizzate per sanare una serie di irregolarità emerse negli anni scorsi e che avevano penalizzato più di un’attività sul territorio. Non è stato possibile, invece, applicare eventuali sconti che potrebbero arrivare in conseguenza dell’aggiudicazione della gara prossima, poiché il termine per la stesura delle tariffe precede quello di aggiudicazione della gara.
Così come, sempre a causa del termine perentorio del 31 marzo, non è stato possibile valutare eventuali trattative ancora in corso in seguito alle attività di accertamento. Il computo complessivo della differenziata arriva ora al 57%, con l’ampliamento del servizio porta a porta.
Il mantenimento sostanziale delle tariffe nel centro, la riduzione per le periferie e gli sgravi per le famiglie numerose, i nuclei con persone con disabilità e per quanti operano il compostaggio in casa rappresentano un bilancio ampiamente positivo.
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