Legittime le istanze del sindaco Vito Sansone della Giunta. Rete e dimensionamento scolastico: la Regione Campania bocciata dopo che il Tar ha accolto il ricorso del Comune di Acerno
[ads1] TAR. La Sezione Quarta del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania si è pronunciata sul ricorso proposto dal Comune di Acerno, (difeso dall’avvocato Lorenzo Lentini) contro la Regione Campania, per l’annullamento della delibera di Giunta regionale numero 6 del 9 gennaio 2015, con cui Palazzo S. Lucia ha approvato la riorganizzazione scolastica degli istituti regionali per l’anno 2015/2016.
Ha così confermato l’accorpamento dell’Istituto Comprensivo R. Di Nicola con quello del Comune di Giffoni Sei Casali avvenuto nel 2013. Contro tale decisione si è espressa la Giunta Municipale presieduta dal Sindaco Vito Sansone, chiedendo agli organi regionali l’autonomia scolastica in deroga oppure in subordine, di “accorpare l’istituto acernese con quello di Montecorvino Rovella (Sa), perché più vicino e meglio collegato rispetto a quello di Giffoni Sei Casali. “
Il Tar – si legge nella sentenza depositata in segreteria il 12/01/2016 – annulla la delibera della Giunta regionale della Campania n° 6 del 9 gennaio 2015 e dichiara l’obbligo della Regione di provvedere sulla istanza del Comune di Acerno del 24 novembre 2014”.
“Anche se a distanza di tempo” – commenta il sindaco Vito Sansone – “il Comune di Acerno ha visto soddisfatto la propria sacrosanta richiesta solo attraverso l’intervento del Tribunale Amministrativo Regionale.” Questa decisione” – conclude il primo cittadino – “arriva quasi in concomitanza con l’ultimazione dei lavori per la costruzione del polo scolastico di via Duomo, dove l’Amministrazione ha investito, grazie ai fondi sull’accelerazione della spesa, oltre un milione di euro”.
Il Tar, infine, ha condannato la Regione Campania al pagamento delle spese processuali pari a 2.000 euro. [ads2]