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Studenti e docenti in corteo contro la riforma della scuola

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Studenti e docenti in corteo contro la riforma della scuola

Centinaia di studenti e docenti in corteo contro la riforma approvata dal governo: “Renzi e il PD ci vogliono ignoranti”

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SALERNO – Nel pomeriggio di ieri si sono riversati centinaia di studenti e insegnanti, in corso Vittorio Emanuele, per manifestare contro la nuova riforma approvata dal Governo. Numerosi cori e striscioni hanno riempito il corso di Salerno. Alla manifestazione erano presenti il comitato di insegnanti di ruolo e genitori di studenti in opposizione alla legge 107, meglio conosciuta come Buona Scuola, approvata dal Governo Renzi. Nel corso della manifestazione sono stati accesi anche dei fumogeni ma, fortunatamente, il corteo si è svolto senza nessun tipo di problema o disagio. Presenti all’appello slogan contro il premier Renzi e il ministro dell’istruzione Giannini.

Studenti e docenti in corteo contro la riforma della scuola
Studenti in corteo contro la riforma della scuola

Il popolo salernitano con questa manifestazione dice no alla nuova riforma che ha scatenato polemiche e dissensi in tutta Italia. “Il governo attualmente in carica – denunciano gli studenti salernitani – sta attuando il passo finale di un processo iniziato tempo fa. Hanno diviso le parti sociali, tra di loro e al loro interno, ed ora stanno, passo dopo passo, definendo la vita dell’individuo nella chiave del servilismo, della schiavitù nei confronti del datore di lavoro, del rettore, del preside. Pensano di essere incontrastati, ma si avvicina il momento in cui improvvisamente le masse si accorgono di quello che stanno facendo, si avvicina la resa dei conti.”

Il governo accentra e verticalizza la struttura della scuola, crea luoghi decisionali che sono in realtà specchi per le allodole, divide le varie componenti per allontanare la scuola da quel modello partecipativo e condiviso verso cui si stava faticosamente avanzando. Il contatto con il mondo del mercato – sottolineano gli studenti – viene centralizzato in modo osceno con le 400 ore annuali di alternanza scuola-lavoro e con il finanziamento privato alle scuola, accompagnato dal continuo taglio statale sulle spese pubbliche“.

Ci hanno voluti spettatori passivi, ci troveranno invece attivi nell’impedire la messa in pratica di questa legge che non parla di edilizia scolastica, diritto allo studio, finanziamenti pubblici, ma è invece il trionfo di tutti quei tentativi di privatizzazione della scuola pubblica che hanno costellato gli anni passati. La cruda verità è che ci vogliono ignoranti“.

Il governo deve ascoltare le istanze di noi studenti e cambiare la Buona Scuola, una legge sbagliata e contraddittoria che non riduce ma aumenta le diseguaglianze, delegittimando l’autonomia scolastica e la rappresentanza di noi studenti, introducendo un’idea distorta di merito e premialità.

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