Cari ragazzi, il fine settimana è arrivato di nuovo per la nostra specie a rischio! Ma questo è un sabato particolare, è sabato di febbraio (momento di acuta crisi pre-esame) e la voglia di cucinare è direttamente proporzionale alla sanità mentale.
Il sabato sera per noi studenti è d’obbligo la pizza, ma almeno a pranzo dobbiamo cercare di metterci ai fornelli, soprattutto per tranquillizzare le nostre mamme seriamente in crisi per la nostra alimentazione “assolutamente sbagliata”.
Allo studente non resta altro da fare che immolarsi per “la madre“, e per puro istinto di sopravvivenza, seguire Il Boccone dello Studente in questa nuova ricetta suggerita da un palato sopraffino. Armiamoci di pazienza, padella e spirito d’iniziativa, e partiamo alla rivisitazione della pasta al pesto: Penne al pesto secondo Luca.
Ingredienti per due (sfigati) coinquilini sciupati
- 200 g di pennette rigorosamente rigate
- 150 g di pesto (sarebbero 4 porzioni, ma abbiamo bisogno di energie)
- 120 g di pancetta
- 50 g di Philadelphia
- olio q.b (a seconda delle esigenze di ciascuno)
- sale q.b.
- parmigiano q.b. (Il Boccone consiglia di far diventare bianco il piatto)
Primo passo è mettere l’acqua sul fuoco. La tentazione è quella di fissare la pentola per incitarla a bollire, ma abbiamo altro da fare. Iniziate a tagliare la pancetta a cubetti, facendo attenzione a non amputare parti preziose del nostro corpo. Quando l’acqua bolle, buttate la pasta e salate (ma attenzione a non esagerare con il sale-storia di vista vissuta). Nel frattempo, continuando a girare la pasta, mettete dell’olio in una padella, e aggiungeteci la pancetta, che farete rosolare e non bruciare. Togliete la pancetta dal fuoco, e scolate la pasta al dente, mi raccomando. Nella padella con la pancetta mettete il pesto e la Philadelphia, a fuoco lento fate ammorbidire quest’ultima, continuando a girare, e quando il composto si è amalgamato, spegnete il fuoco, e fateci saltare la pasta. Ragazzi, siamo pronti per impiattare! Dopo una degna spolverata di parmigiano, servitevi, sedetevi, assaggiate e soprattutto fateci sapere.
Con il vostro amato compagno di avventure rifatevi il palato, in vista di un pomeriggio all’insegna di caffè iniettato nelle vene.
Il Boccone dello Studente si augura che il piatto vi mandi in estasi, e aspetta come sempre vostri pareri e proposte all’indirizzo: ilboccone@zerottonove.it.