Capaccio, struttura alberghiera edifica nel Parco del Cilento. Sequestrate le strutture per più di 600 mq, ora tocca rinverdire

STRUTTURA ALBERGHIERA ABUSIVA, Capaccio. Ieri i finanzieri della Sezione Operativa Navale di Salerno hanno sequestrato in località Giancesare (Comune di Capaccio) parte di una nota struttura turistica adibita a sala ricevimenti, nella quale erano state realizzate consistenti opere edili completamente abusive.

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Il provvedimento è stato disposto dal G.I.P. di Salerno dott.ssa Dolores Zarone, su richiesta del Sostituto Procuratore Mariacarmela Polito.

La vasta area, già ispezionata nei mesi scorsi (circa 18.000 mq), avrebbe dovuto essere un fondo agricolo; grazie a tale natura giuridica, i proprietari avevano, negli anni, potuto beneficiare delle norme che consentono la trasformazione (ad uso residenziale) di fabbricati strumentali ai fondi agricoli, con i parametri previsti da tali norme.

Durante le indagini, tuttavia, si è accertato che, attraverso consistenti modificazioni dello stato dei luoghi, erano state realizzate, oltre alla citata sala ristorante di circa 500 mq, anche tre piscine per complessivi 400 mq, locali interrati di circa 280 mq, viali e sentieri di camminamento, oltre ad un’area di parcheggio asservita alle strutture ricettive.

Deferiti alla competente A.G., il proprietario della struttura alberghiera ed il proprietario di parte del fondo agricolo dovranno rispondere dei reati di abuso edilizio e violazione delle norme a tutela del paesaggio; gli abusi perpetrati ricadono, ancora una volta, all’interno del perimetro del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diana, zona riconosciuta “patrimonio dell’Umanità” dall’UNESCO.

Ovviamente, se al sequestro non seguirà immediato abbattimento e rinverdimento dell’area, questo caso si tramuterà solo nell’ennesima, impunita violazione con buona pace dei complessi abusivi che continueranno a prosperare.