I genitori di Francesca Ansalone, ragazza salernitana morta di aneurisma venerdì 6 novembre, hanno deciso con grande umanità, di donare gli organi della giovane

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Una storia assieme tragica e piena di speranza, quella di Francesa Ansalone, la ragazza di 26 anni residente nel quartiere Carmine di Salerno, morta lo scorso venerdì per un improvviso aneurisma, che non le ha lasciato via di scampo, nonostante il subitaneo trasporto presso l’Ospedale Ruggi.

Francesca, grande tifosa della salernitana, ex studentessa dell’istituto Alberghiero “R.Virtuoso”, un profilo Facebook pieno di foto in cui è perennemente sorridente, residente in uno dei quartieri più popolosi della città e che in questo momento la sta piangendo.

Etichettarla semplicemente come “ragazza solare” è quasi riduttivo per una persona che ha meritato, nel breve tempo che ha vissuto, il sincero affetto delle persone che le stavano intorno, come testimoniano le numerose manifestazioni di cordoglio che in questi giorni si susseguono sul web.

Ancora sotto choc il papà Guglielmo, la mamma Mena, la sorella Nicoletta e tutti gli amici che in questo momento di grande dolore sono di sostegno alla famiglia.

I genitori, nonostante il delicato momento, hanno dato il loro assenso all’espianto degli organi, consentendo di sopravvivere ad altre persone che erano in attesa di organi, in particolare il suo fegato è stato diviso e donato a due persone, tra cui un bambino di due anni.

La donazione degli organi è un atto di grande civiltà e di rispetto per la vita. Donare vuol dire regalare, dare spontaneamente e senza ricompensa qualcosa che appartiene a noi oppure ad un nostro congiunto, i genitori di Francesca hanno avuto la forza di pensare agli altri in uno dei momenti forse più tragici della loro esistenza.

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