Dopo la decisione del Ministro Alfano di cancellare le nozze gay contratte all’estero, il collettivo WAND di Benevento alza la voce e chiede un dialogo con il sindaco Pepe
BENEVENTO – Sindaci in rivolta, tranne a Benevento. In seguito alla decisione – maturata lo scorso 7 ottobre dal Ministro dell’Interno, Angelino Alfano – di inviare una circolare ai prefetti, affinché invitino formalmente i sindaci a cancellare le registrazioni delle nozze gay contratte all’estero, i primi cittadini di alcune tra le principali città italiane hanno urlato la propria rabbia.
Da Milano a Bologna, da Napoli a Parma, da Udine a Grosseto, gli amministratori delle città si sono opposti al diktat ministeriale e hanno sventolato la bandiera della disobbedienza. Nella città sannita, invece, tutto tace.
Unica voce fuori dal coro è quella di WAND, il primo Collettivo LGBT formatosi a Benevento. “Noi del WAND chiediamo al sindaco Pepe di prendere posizione in merito alla lettera di Alfano, così come altri sindaci hanno già fatto”, tuona il Collettivo dalla sua pagina Facebook WAND, acronimo che sta per “We Are Not Different”, un’associazione locale che si propone di lottare contro ogni forma di discriminazione e violenza relativa all’orientamento sessuale e all’identità di genere e di promuovere una maggiore consapevolezza sui temi dei diritti civili.
“Non sottolineeremo ancora quanto sia retrogrado il provvedimento di Alfano, ma vi ricordiamo che Benevento è tra le città dove questo registro delle unioni contratte all’estero è stato proposto alla giunta comunale. Che fine ha fatto la proposta?”, chiede il Collettivo, che tenta così di rompere la coltre di silenzio nella quale si è rifugiato il primo cittadino di Benevento.
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“Dopo il caso del bacio gay in Villa Comunale il dialogo promesso non è stato avviato e ora questa uscita del ministro rischia di complicare il primo passo che sembrava esser stato fatto in questa direzione”.
Dura poi la reazione del Collettivo contro gli “attacchi offensivi” e le “trovate medioevali” provenienti dalla destra italiana. “La divisione del centro-destra in Forza Italia, NCD e Fratelli d’Italia ha avuto come unico effetto per la comunità gay quello di vedersi moltiplicare e differenziare gli attacchi offensivi e le trovate medioevali. Da Benevento si leva la voce della De Girolamo, che non si sbilancia, invitando su Twitter il PD a “pensare al lavoro” e che si dichiara più a favore della famiglia che contro i diritti gay. Certo noi beneventani ci aspettavamo di più dalla compagna di partito del ministro”, chiosa, con una punta di rabbia mista a una sottile ironia, il Collettivo.
In attesa che arrivi una risposta concreta dalle autorità locali, i ragazzi del WAND continueranno a tenere alta l’attenzione attraverso iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica. E speriamo che quel sì pronunciato lo scorso agosto durante la seconda edizione del flash mob “Will you marry me?” allestito all’ingresso della chiesa di San Bartolomeo per promuovere le nozze gay, prima o poi possa risuonare per davvero anche nella città sannita.