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Stop genocidio, presidio pro-Palestina chiede boicottaggio dei media

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“Stop genocidio!”, è questo l’urlo di sdegno del Comitato salernitano pro-Palestina, che ieri ha coinvolto in un presidio l’intera città. “I media aprano gli occhi, boicottiamo”

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STOP GENOCIDIO _ Grande partecipazione ieri a Salerno, su Corso Vittorio Emanuele, per il presidio pro-Palestina organizzato dal Comitato Salernitano in solidarietà al popolo palestinese e da Collettivo HandalaAlle 19.30, davanti alla libreria Feltrinelli, più di 40 cittadini hanno cominciato a manifestare urlando ai passanti lo sdegno per una situazione di oscurantismo ed incoerenza, che spinge i media nazionali a raccontare un punto di vista diverso dalla realtà dei fatti.

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“Sono qui presenti ben 12 associazioni per rompere il silenzio dell’omertà e proclamare il diritto alla difesa della Palestina” afferma Davide D’Acunto, portavoce del Comitato Salernitano nato appena 15 giorni fa, dopo l’inizio del ‘massacro via terra’. “Israele sta portando avanti una pulizia etnica durata 66 anni, ma non se ne parla quanto si parlò dei crimini del nazismo. Gli israeliani hanno ferito 3000 palestinesi, uccidendone 600 – oltre ai 60 morti prima del massacro via terra – e continuano a violare i diritti umani, arrestando ben 2 minori al giorno. Questa non può essere definita una strategia difensiva, ma una carneficina”.

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Al megafono, D’Acunto è ancor più chiaro su questo punto: “L’ha spiegato anche lo storico israeliano Ilan Pappé, antisionista: consultando i dati degli archivi israeliani si scopre che era tutto pianificato, e l’Italia resta il primo fornitore di armi. Due dei 30 cacciabombardieri sono già stati consegnati agli israeliani tramite una commessa di Finmeccanica: noi chiediamo la fine immediata dell’aggressione militare e dell’assedio contro Gaza; la cessazione di tutti gli accordi militari ed economici tra la comunità europea e lo stato d’Israele, nonché degli accordi bilaterali tra Italia ed Israele; il boicottaggio, il disinvestimento e le giuste sanzioni contro lo stato israeliano per il rispetto dei diritti umani dei Palestinesi!”.

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stop genocidioMa non basta: i rappresentanti del Comitato auspicano una presa di posizione (o boicottaggi o) da parte dei media, finora palesemente schierati dalla parte degli Israeliani aggressori; per questo, una delegazione del Comitato ha consegnato simbolicamente un comunicato stampa alla redazione de Il Mattino, nei pressi del luogo della manifestazione, chiedendo a gran voce di raccontare la verità sulle vicende di Gaza.

“Gaza era sotto assedio già da 7 anni; la Commissione d’Inchiesta istituita dall’ONU assume i caratteri di una farsa, con la complicità dei media nazionali che esprimono un’informazione tossica. Prima di questa operazione militare erano già morti 60 palestinesi, ma di loro non si parla; sono forse cittadini di serie B?”. Poi le poesie e memorie lette ad alta voce per ricordare le vittime: tante le donne e i bambini, tra cui un ragazzo di appena 13 anni rapito e bruciato vivo. “Non si parla dei tanti prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane, o degli scioperi della fame e degli ospedali distrutti: la Palestina ha diritto alla resistenza! I famosi razzi e bombe incendiarie, lanciati a scopo di difesa, hanno ucciso solo 20 israeliani. Il Brasile ha già ritirato il suo ambasciatore: l’Italia deve fare lo stesso! Anche Salerno deve dare l’esempio: Istituzioni italiane, battete un colpo finché ci siete, altrimenti le vostre saranno solo lacrime di coccodrillo”.

Molto significativi i messaggi inviati da don Ciro e don Pietro della Parrocchia del Volto Santo: “Anche noi chiediamo la fine immediata delle violenze, e di quella spirale di odio, vendetta, rappresaglia e veleno che sta alimentando un genocidio”.

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