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Stoccolma, la testimonianza della studentessa UNISA in Erasmus

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Stoccolma, la testimonianza della studentessa UNISA in Erasmus

“Io, in Erasmus a pochi metri dall’attentato”. Parla Alessia Viola, laureata in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche presso l’Università degli Studi di Salerno, attualmente a Stoccolma per tirocinio post laurea

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A pochi giorni dall’attentato di Stoccolma, prosegue senza sosta il lavoro delle forze dell’ordine nel tentativo di ricostruire le dinamiche che hanno portato alla morte di quattro persone – tra queste una bambina di 11 anni che tornava da scuola.

Il giorno dopo la corsa folle di un camion nel centro della città, prosegue senza sosta anche l’impegno della cittadinanza. Migliaia le persone nel centro della città per rendere omaggio alle vittime. La veglia spontanea è stata chiamata ‘Lovefest’, festa dell’amore contro il terrorismo.

Ma Stoccolma, città ricca di arte, musei, parchi, rappresenta anche un’importante meta di studio per i giovani di tutta Europa.

Tantissimi sono gli studenti che ogni anno la raggiungono per specializzarsi e approfondire il proprio curriculum studiorum.

alessia violaTra questi vi è Alessia Viola, originaria di Contursi Terme, neolaureata presso l’Università degli Studi di Salerno.

Laureatasi lo scorso dicembre 2016 in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, Alessia vive a Stoccolma da gennaio nell’ambito del progetto Erasmus Traineeship.

Attualmente sta conducendo un periodo di tirocinio in chimica analitica presso la Stockholm University.

L’INTERVISTA

  1. Dove ti trovavi al momento dell’attentato?

Ero in laboratorio con i miei colleghi. Sono venuta a conoscenza dell’attentato tramite una mia connazionale che mi ha telefonato preoccupata. La prima cosa che ho fatto è stata confermare la notizia tramite internet. Io e i miei colleghi ci siamo guardati increduli. Allora ho chiamato subito i miei genitori che ancora non avevano ricevuto notizia dell’accaduto

2. Quali misure di sicurezza sono state adottate?

Sono state immediatamente chiuse le stazioni della metro, come erano state annullate le corse di bus e treni. Siamo rimasti tutti in laboratorio, tutti sgomenti. Non riuscivamo a tornare a casa. Molti hanno avuto difficoltà, io sono tornata a piedi insieme ad alcuni colleghi. alessia viola

3. Prima di partire avevi preso in considerazione, anche solo per un istante, il pericolo ISIS?

No. Non avevo proprio preso in considerazione il rischio attentati. Se l’avessi fatto, probabilmente non sarei partita.

4. Consiglieresti questa esperienza agli studenti UNISA?

Assolutamente sì. Proporrei un anno obbligatorio a tutti, indipendentemente dal corso di laurea. Voglio aggiungere che questo episodio terroristico non mi farà cambiare idea su questa importante esperienza di studio e di formazione. Non bisogna assolutamente farsi spaventare, mai!

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