Standing ovation per 26 – Come in Mare Così in Terra, lo spettacolo di teatro civile promosso dall’Ordine dei Giornalisti della Campania, andato in scena ieri sera al Teatro Augusteo di Salerno
26 – Come in Mare Così in Terra è stato emozionante, sentimentale, passionale, commovente, ma soprattutto forte e, purtroppo, tristemente reale!
Lo spettacolo è stato organizzato dall’Ordine dei Giornalisti della Campania in omaggio alle 26 ragazze nigeriane sbarcate morte a Salerno lo scorso Novembre.
L’idea è nata dalla mente e dal cuore della strepitosa Concita De Luca, deus ex machina dell’opera e della serata, finalizzata a raccogliere fondi a sostegno dello Sportello di Ascolto – Centro Antiviolenza di Genere “Artemisia”, ubicato al Pronto Soccorso del plesso Ruggi dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona di Salerno.
A tal proposito, Salerno ha risposto con la solita generosità, raccogliendo quasi 5000 euro.
Le protagoniste della serata sono state le meravigliose giornaliste salernitane, che hanno ridato vita alle vittime, interpretando commoventi monologhi scritti da colleghe e colleghi, in grado di toccare le corde dell’anima dei tantissimi spettatori che hanno gremito il teatro salernitano.
Il messaggio che è scaturito forte dalle loro voci si fonda sul ricordare e alimentare la memoria, rivivere il passato per cambiare il presente e il futuro, e rendere così il nostro mondo davvero unico e uguale per tutti, uguale come il colore del nostro sangue.
Il testamento ideale dell’opera è stato affidato, sul finale, alla “voce della giustizia”, gentilmente prestata sul palco da Matteo Casale, già Presidente della Corte di Appello di Salerno, “Evitare che ciò accada ancora è un impegno, è un dovere morale verso chi, da quelle traversate, non è mai più tornato.”
Lo spettacolo si è concluso con le parole del Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli: “Solidarietà, partecipazione, accoglienza dovrebbero essere le parole chiave che determinano i comportamenti umani”.
Alcune foto della serata scattate da Enzo Figliolia
