Il direttore generale dell’Asl Salerno, Antonio Squillante, e il nuovo direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, Vincenzo Viggiani, si sono incontrati questa mattina presso la sede dell’Azienda Sanitaria al fine di avviare una proficua collaborazione tra le due Aziende per raggiungere la prospettiva comune in grado di assicurare una più ottimale assistenza sanitaria nel territorio provinciale.
I due manager si sono incontrati e, al termine, ha spiegato Squillante: “Siamo in una fase operativa, c’è la necessità che le nostre aziende inizino a tracciare un percorso di lavoro comune per dare le risposte ai cittadini. Quando un paziente si reca al pronto soccorso, il suo unico pensiero è la risoluzione del problema e noi dobbiamo lavorare in questa direzione. Siamo tutti consapevoli delle difficoltà delle nostre aziende in termini personali ed economici, quindi più che mai è necessario creare una forte sinergia, trovando quei punti di contatto che possono essere utili ad entrambe le strutture”.
Sulla stessa lunghezza d’onda di Squillante anche il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” Viggiani: “La sinergia e i livelli di collaborazione tra Azienda Ospedaliera Universitaria e Asl può essere un primo elemento per cercare di controllare e organizzare una risposta più efficace ad una richiesta di assistenza che viene dai cittadini, si tratta di organizzare al meglio le risorse per garantire questo tipo di risposta ma questo è solo il primo livello. La priorità affrontata stamattina richiede un lavoro d’integrazione tra ospedale e territorio, è un asse strategico su cui lavorare in futuro. Il cittadino che ha un bisogno assistenziale si trova a dover navigare all’interno di un arcipelago e in questo trasferimento è lasciato a sé stesso. Tra le priorità c’è il rifacimento del pronto soccorso che comprende anche il reparto di rianimazione e ciò fa diventare la situazione estremamente complessa, però i lavori devono essere fatti perché le condizioni strutturali sono effettivamente una nota critica ma, fortunatamente, i miei predecessori avevano indirizzato risorse e attivato lavori che adesso devono essere portati a compimento. Certo, delocalizzare una rianimazione é molto difficile ma, nel giro di poco, fermo restando le difficoltà di lavori complessi, vogliamo avere una situazione all’altezza. La nostra priorità è ridare un minimo di dignità e professionalità, non solo al Ruggi ma anche Cava e Mercato San Severino. Una delle mie prime azioni è cercare di rendere funzionali e strutturalmente adeguate le situazioni. La gestione dei codici bianchi può trovare immediato aiuto all’Asl e poi c’è la questione della medicina generale, filtro dei medici generali ma non riguarda solo Salerno bensì l’intero paese. Garantiremo un’offerta migliore alla cittadinanza. Dobbiamo agire su due versanti, insistere per tentare di portare a casa lo sblocco del turn over ma anche agire su quello che è possibile razionalizzare all’interno. Ci sono realtà dove si lavora troppo ed altre dove si lavora di meno e quindi operazioni di travaso possono essere compiute”.