Home Attualità La Squadra Mobile di Salerno ha un nuovo capo

La Squadra Mobile di Salerno ha un nuovo capo

0
La Squadra Mobile di Salerno ha un nuovo capo

È il vicequestore Tommaso Niglio, 42 anni, romano. Presentato ufficialmente in Questura, il dottor Niglio arriva dalla Squadra Mobile di Latina, che ha diretto per due anni

[ads1]

“Quando mi è stato proposto di venire a SALERNO sono rimasto molto onorato. Come tutte le città ha le sue problematiche ma con i suggerimenti della Procura e del questore spero di fare bene quanto il mio predecessore”.

Lo ha detto il nuovo dirigente della squadra mobile della questura di SALERNO, Tommaso Niglio, nel corso della presentazione alla stampa avvenuta negli uffici della questura. 42 anni, romano, sposato e padre di due figli, Niglio proviene dalla questura di Latina, dove ha diretto la squadra mobile. In precedenza ha operato allo S.C.O. di Roma ed ancor prima è stato capo della sezione falchi della mobile di Terni.

Credo – ha detto – molto nel lavoro di squadra. Nel corso della conferenza stampa di presentazione il questore di SALERNO, Alfredo Anzalone, nel rivolgere il benvenuto al nuovo dirigente della mobile ha espresso parole di elogio per il predecessore di Tommaso Niglio, Claudio De Salvo, diventato primo dirigente. “Claudio – ha detto il questore Anzalone – mi mancherà moltissimo come persona, per la sua umanità e per la grande disponibilità”.

In collaborazione con Le Cronache del salernitano

[ads2]

Previous article 21enne muore investito da un treno
Next article Folgore Nocera, vittoria e primato in classifica
Giornalista pubblicista, collaboro dal 2015 con le testate zon.it e zerottonove.it in qualità di responsabile di redazione. Ho conseguito la laurea magistrale in filosofia politica discutendo una tesi dal titolo "identità ebraica, male totalitario e giudizio nel pensiero politico di Hannah Arendt", con votazione 110 e lode. Sono attratta dal mondo della comunicazione, dai suoi diversi linguaggi e dalle nuove tecnologie d'informazione. Interessata alla politica, l'attualità e al cinema in generale. Nello specifico il cinema d'autore degli anni cinquanta, sessanta e settanta.