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SPES, a Scafati inizia il biomonitoraggio sulla popolazione

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SPES, a Scafati inizia il biomonitoraggio sulla popolazione

SPES: il Forum dei Giovani di Scafati domenica 25 settembre 2016 ha raccolto più di 40 adesioni (il massimo consentito per il Comune di Scafati) alla campagna di biomonitoraggio

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Il Forum dei Giovani di Scafati domenica 25 settembre 2016 ha raccolto più di 40 adesioni (il massimo consentito per il Comune di Scafati) alla campagna di biomonitoraggio sulla popolazione “suscettibile” , denominata “SPES, promossa dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, dalla Regione Campania, dall’Istituto Nazionale Tumori “Fondazione Pascale” e dall’Università Federico II di Napoli.

Coloro che hanno aderito saranno convocati e sottoposti alle seguenti procedure:

1. Anamnesi • medica, con particolare attenzione anche alla familiarità per malattie tumorali • familiare • lavorativa;
2. Visita ed esame obiettivo generale (Peso, Altezza, pressione arteriosa, saturazione, frequenza cardiaca);
3. Questionari sulle abitudini alimentari e sulle abitudini di vita;
4. Prelievo di 20ml di sangue intero per le seguenti analisi • Esami biochimici generali per la valutazione dello stato di salute • Determinazione attività biologica diossino-simile tramite test CALUX • Quantificazione livelli metalli ed elementi in traccia;
5. Prelievo di 85 ml di sangue intero da crio-conservare nella Bio-Banca Istituzionale (BBI) dell’Istituto Pascale. Tale materiale potrà essere utilizzato allo scopo di misurare i biomarcatori di esposizione, di effetto biologico precoce/suscettibilità genetica richiamati in questo protocollo. 
SPES, inizia il biomonitoraggio sulla popolazioneLo studio SPES è uno studio clinico di biomonitoraggio concepito e progettato con il fine di tracciare una mappa dettagliata della contaminazione ambientale del territorio campano, quale indispensabile completamento del progetto “Campania Trasparente”.
Esso impiega metodiche per la valutazione dell’esposizione ai contaminanti ambientali di comprovato valore scientifico e laboratori di elevata esperienza ed affidabilità; allo stesso tempo lo studio SPES esplora la fattibilità dell’applicazione nell’ambito della popolazione generale di tecniche altamente sofisticate ed innovative in grado di intercettare il danno biologico precoce a livello genomico, immunitario e microbiomico, con la possibilità di valutarne in dettaglio la correlazione con gli insulti ambientali.
Lo studio SPES verrà condotto in un frangente sociale, politico, scientifico ed economico di grande sensibilità ed attenzione verso il rapporto tra l’ambiente e lo stato di salute. Grande attenzione è rivolta nei confronti delle abitudini alimentari dei cittadini coinvolti nello studio SPES, come sottolineato dall’impiego di un questionario assai dettagliato, che è quello impiegato nello studio “EPIC”.
L’analisi simultanea delle abitudini alimentari e dei marcatori di effetto biologico, unitamente a solide evidenze di letteratura circa l’effetto benefico di alcuni alimenti, pone le premesse per future sperimentazioni di natura alimentare/interventistica nell’ambito della popolazione. Al contempo, quantunque lo studio SPES sia da considerare quale uno studio di biomonitoraggio limitato nel tempo, il valore clinico/predittivo delle molteplici e complesse misurazioni effettuate in termini di misura dello stato reale di salute/invecchiamento precoce degli individui arruolati nell’ambito dello studio SPES potrà essere mostrato dal loro follow-up prospettico condotto in uno studio complementare e separato.
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Classe 1986, specializzata con lode in Storia dell'Arte Contemporanea [cattedra di Carla Subrizi, La Sapienza] con la tesi “Trouble Every Day: Tous Cannibales, la voracità da tabù ad arte, dall’arte alla società”. Da sempre interessata all’arte come alla scrittura, e alla comunicazione in genere, scrive di cultura, politica e attualità. Storica dell’Arte, esperta SEO e freelancer per vocazione, attualmente collabora anche con Artribune e Tiragraffi Magazine. Da marzo 2013 cura un personale blog sull’arte: ArtFriche Zone. “Soltanto quando il senso di associazione nella società non è più abbastanza forte da dare vita a concrete realtà, la stampa è in grado di creare quell’astrazione, il pubblico” (Dwight MacDonald).