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Spazio Pueblo, Una targa per ricordare Africa

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Spazio Pueblo, Una targa per ricordare Africa

Spazio Pueblo, l’Associazione Pax Christi e la Cooperativa S. Felice hanno deciso di realizzare una targa commemorativa che potesse accompagnare il corpo senza nome. L’artista Rita Cafaro si è subito prestata per la realizzazione dell’opera “Africa”

Il 3 novembre 2017 la nave spagnola Cantabria ha recuperato in mare al largo delle coste libiche centinaia di persone, coinvolte nell’affondamento di un gommone.

Purtroppo tra queste sono stati trovati 26 corpi senza vita, tutti di donne di età compresa tra i 14  i 25 anni, la cui morte è ascrivibile ad asfissia per annegamento.

Questa è l’ennesima tragedia consumata in mare a causa del traffico clandestino dei migranti, per i quali la fuga su un gommone, senza nessun tipo di sicurezza, rappresenta l’unica opportunità per sfuggire dalle proprie turbolenti realtà politiche, economiche e

Spazio Pueblo, Una targa per ricordare " Africa "

sociali.

La speranza di una vita migliore è l’unico motivo per il quale queste persone partono, ma viene puntualmente disattesa dalla pericolosità del viaggio e dalla situazione che li aspetta una volta sbarcati.

L’accoglienza infatti è insoddisfacente a causa del grande business che c’è dietro ai C.A.S. (Centri di Accoglienza Straordinaria) che dovrebbero garantire diritti basilari ai richiedenti asilo, come l‘assistenza legale, sanitaria e linguistica per una migliore

integrazione, il fine ultimo del loro arrivo. Questi servizi non vengono offerti, se non in rari casi, e inoltre i fondi erogati che dovrebbero essere utilizzati per rispondere alle loro esigenze e diritti, vengono intascati troppo spesso dall’ente gestore.

Nessuno di loro viene messo al corrente dei propri diritti o comunque non gli vengono prontamente dati i documenti di cui hanno bisogno per iniziare una nuova vita, causandone una marginalizzazione sociale preoccupante.

Quando partono i migranti si lasciano alle spalle la propria vita e con essa la propria identità, ed è proprio questo un aspetto drammatico e centrale del problema immigrazione. Solo tre dei corpi senza vita ritrovati il 3 Novembre 2017, e portati al porto di Salerno il 5

Novembre, sono stati riconosciuti, mentre tutti gli altri sono stati seppelliti anonimi in vari cimiteri della regione Campania, uno di questi in quello di Cava de’ Tirreni. Il corpo è dunque stato seppellito senza alcun simbolo identificativo.

Spazio Pueblo

Spazio Pueblo, l’Associazione Pax Christi e la Cooperativa S. Felice hanno deciso di realizzare una targa commemorativa che potesse accompagnare il corpo senza nome. L’artista Rita Cafaro si è subito prestata per la realizzazione dell’opera: Africa.

Africa è il nome che insieme alle ragazze nigeriane della cooperativa S. Felice si è deciso di dare a questa donna, in memoria di tutte le nostre sorelle e fratelli che sono morti in mare. Questa mattina la conferenza stampa insieme all’artista Rita Cafaro e Imma

Mazzotta della cooperativa S. Felice ha presentato la targa per Africa che verrà affissa sulla tomba a Cava de’ Tirreni.