
Sovraffollamento a Medicina, i nuovi iscritti segnalano in un comunicato stampa l’impossibilità di svolgere adeguatamente le lezioni
SOVRAFFOLLAMENTO A MEDICINA – “Il disagio ha una data, 15 ottobre 2014. In questo giorno sarebbero dovuti iniziare i corsi del primo anno della facoltà di medicina e chirurgia dell’Università degli Studi di Salerno, tuttavia gli studenti si sono trovati in una condizione che impediva il regolare svolgimento delle lezioni”.
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Sono queste le parole con cui, in un comunicato diffuso via web, i giovani aspiranti medici dell’Ateneo salernitano denunciano i disservizi verificatisi presso il polo distaccato di Baronissi.
“A seguito di un incontro tra studenti del I anno, si è deciso di presentare questo comunicato al fine di preservare il diritto al lavoro. In particolare, è nostro obiettivo far presente l’inconveniente venutosi a creare. Già in prima mattinata tutti gli studenti hanno riscontrato l’impossibilità nel seguire le lezioni; i docenti di fatto hanno ritenuto necessario sospendere i corsi a causa della violazione delle norme di sicurezza ed igiene dovute al sovraffollamento”.
Pochi locali, ma stracolmi di matricole: una situazione dovuta all’apertura delle iscrizioni per Medicina a tutti senza vincoli, che però non consente un’adeguata concentrazione né la giusta comprensione delle materie seguite.
“Il punto in questione è mettere in evidenza chi ha reso questo paradosso un’amara realtà: il Ministero dell’Istruzione ed il Tribunale Amministrativo Regionale. Il primo è risultato inadeguato nel supervisionare sul corretto svolgimento dei test di ammissione, e si è esentato dal pronunciarsi riguardo alle decisioni prese dal TAR, contribuendo ai disagi che si sono venuti a creare. Il Secondo (Tar), inoltre, è risultato incapace di stabilire dei criteri validi per valutare adeguatamente la questione, permettendo di fatto in maniera assolutamente indiscriminata l’ammissione alla facoltà, vanificando l’effettivo scopo del test”.
Il numero degli iscritti al corso di laurea è esponenzialmente aumentato, senza dar modo agli Atenei (vittime come gli studenti) di sopperire alle esigenze dei nuovi iscritti.
SOVRAFFOLLAMENTO A MEDICINA – “Il nostro comunicato – si legge – intende rivolgersi a tutta la popolazione italiana ed in particolare agli studenti degli altri Atenei, affinché ci si renda conto che ciò che risulta essere in serio pericolo, oltre al nostro cammino universitario e lavorativo, è l’efficienza del sistema sanitario in un futuro alquanto prossimo, già costretto a far fronte all’inadeguatezza delle strutture ospedaliere nella formazione dei medici del futuro. In soldoni, più aumentano i rischi per gli studenti, più cresceranno in futuro i rischi per i pazienti“.
Infine, per concludere: “Questa non vuole essere retorica, né protesta, ma un’informazione seria volta al reperimento di una soluzione. È nostra intenzione appellarci al Consiglio di Stato, che prenda posizione in merito alla delicata questione che rischia di degenerare negli anni a venire. L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro… speriamo rimanga tale!“.
Cosa ne penserà l’On. Beatrice Lorenzin?