Presentazione della SIA-Sostegno per l’Inclusione Attiva, segna il primo vero sostanziale aiuto alle famiglie che si trovano in disagio economico
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Ieri mattina a Baronissi presso il Palazzo di Città si è tenuto un incontro pubblico di presentazione della nuova misura SIA, Sostegno per l’Inclusione Attiva. Si tratta del primo vero aiuto per le famiglie che si trovano in disagio economico e che potranno nei prossimi mesi ricevere un sussidio finanziario.
Presenti all’incontro erano il Sindaco Gianfranco Valiante, il dott. Carmine de Blasio, Coordinatore dell’Ambito S6 e Direttore del Consorzio Servizi Sociali dell’Ambito A5 , il Presidente della Commissione Regionale al Bilancio Francesco Picarone, sindaci e assessori dei Comuni afferenti l’Ambito, funzionari dell’ASL, dirigenti scolastici,referenti degli organismi del terzo settore e la Caritas Diocesana.
L’entrata in vigore della misura di Sostegno per l’Inclusione Attiva affida un ruolo cruciale ai servizi sociali organizzati attraverso gli ambiti territoriali ed alla capacità di costruire una rete internazionale con gli altri riferimenti e stakeholder del territorio. Il piano di zona sociale definito Ambito S6 ha promosso una giornata di confronto sulle nuove azioni di contrasto della povertà e prevede 750 milioni di euro destinati alle 200 mila famiglie con 500 mila minori, per un totale di quasi 1 milione di persone. Altri 500 milioni di euro destinati ai Comuni per rafforzare i servizi di presa in carico dei beneficiari del SIA.
La richiesta per beneficiare del SIA potrà essere presentata a partire dal 2 Settembre, utilizzando l’apposita modulistica da consegnare al Comune, predisposto dall’INPS, pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e sul sito dell’Istituto.
A questi fondi si aggiungono altri finanziamenti per sovvenzionare interventi volti a rafforzare la rete del servizi per la presa in carico e attivazione dei nuclei beneficiari del SIA, definiti nelle “Linee Guida per la predisposizione e attuazione dei progetti di presa in carico del Sostegno per l’Inclusione Attiva “.
Le proposte progettuali dovranno essere riconducibili allo svolgimento di funzioni quali: servizi di segretariato sociale, servizio sociale professionale per la valutazione multidimensionale dei bisogni del nucleo familiare, promozione di accordi di collaborazione con le amministrazioni competenti sul territorio in materia di servizi per l’impiego, tutela della salute e istruzione, nonché con soggetti privati attivi nell’ambito degli interventi di contrasto alla povertà ed enti non profit.
L’Avviso individua inoltre, tre macro-aeree per le azioni ammissibili a finanziamento:
- Azione A, dedicata al rafforzamento dei servizi sociali;
- Azione B, riguardante gli interventi socio educativi e di attivazione lavorativa;
- Azione C, finalizzata alla promozione di accordi di collaborazione in rete;
Le proposte progettuali devono essere presentate dall’Ente capofila in rappresentanza dell’Ambito territoriale e, devono essere strutturate in un’unica proposta. Le risorse stanziate per il finanziamento dei progetti, che fanno parte del Fondo sociale Europeo, sono riferite da realizzare nel periodo 2016-2019 e suddivise tra tre tipologie di Regioni (più sviluppate, meno sviluppate, in transizione).
Le Proposte di intervento dovranno essere inviate tramite posta elettronica certificata all’indirizzo dginclusione.div2@pec.lavoro.gov.it , utilizzando esclusivamente il formulario predisposto dall’Autorità di gestione, disponibile nelle sezioni dedicate del sito del Ministero o dell’INPS.
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