L’istrione Peppe Barra e il suo spettacolo Sogno di una notte incantata affascinano Mercato San Severino. Uno spettacolo magico e visionario ispirato al Pentamerone di Basile
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Sogno di una notte incantata è il titolo dello spettacolo, rappresentato ieri sera 11 Febbraio 2014, presso il Teatro Comunale di Mercato San Severino, quarto appuntamento della Rassegna della Fondazione Teatro. Peppe Barra, con la regia Fabrizio Bancale, ci trasporta indietro nei secoli, nella Napoli (più precisamente Arzano) seicentesca protagonista delle fiabe de“Lo cunto de li cunti” di Gianbattista Basile.
“Ed ora, amici miei, mi rivolgo a tutti voi stasera per quello che davvero siete: illusionisti, belle sirene, viaggiatori, avventurieri, maghi e maghe…Venite a sognare con me!”.
Questo è l’incipit della rappresentazione che subito si caratterizza per la presenza di una suggestiva scenografia video, realizzata da Alessandro Papa e Mariano Soria, con le illustrazioni di Irene Servillo, proiettata sul fondale da cui la protagonista Teresa Del Vecchio appare e scompare magicamente.
Il viaggio poetico e visionario, un vero e proprio Sogno di una notte incantata, inizia con la fiaba de “I sette palombelli” che la regia ha deciso di utilizzare come fil rouge dell’intera narrazione. Pian piano, intorno alla vicenda di Gianna che va alla ricerca dei suoi sette fratelli dai riccioli d’oro, Peppe Barra ci snocciola alcune delle più belle favole satiriche della tradizione partenopea: conosciamo l’ingenuo Vardiello, la papera d’oro, l’orco disperatamente innamorato del giovane Carcaverchia e tanti altri personaggi ironici e fatati. La bravissima Teresa Del Vecchio ha interpretato brillantemente la piccola e biondissima Gianna e il simpaticissimo pasticcione Vardiello, regalandoci momenti di pura allegria.
Il fascino delle narrazioni classiche si è fuso magicamente con la satira e con l’irriverente arte affabulatoria dell’istrione napoletano che seduce e incanta la platea alternando racconto, canti popolari e poesie. L’atmosfera, incantata e a tratti pervasa da un po’ di follia, è stata resa ancor più coinvolgente dai musicisti di scena Luca Orciuoli, Alessandro De Carolis, Ivan La Cagnina e Paolo Del Vecchio.
Infine portare Sogno di una notte incantata a Mercato San Severino racchiude un importante significato territoriale: l’area del Comune di San Severino fa infatti parte del Parco Letterario “Lo Cunto de li Cunti” (oggi in fase di ristrutturazione), la cui sede si trova nella vicina Bracigliano, territorio che è stato fonte di ispirazione per il grande narratore barocco Gianbattista Basile.
La raccolta seicentesca di fiabe, nota come “Pentamerone” o “Lo cunto de li cunti“, è stata un’opera che ebbe larga diffusione nella civiltà europea dell’epoca tanto da costituire, nelle varie elaborazioni successive, un patrimonio comune a tutte le culture. Le fiabe, come ha ben spiegato nel saggio “Morfologia della Fiaba” del 1928 il linguista e antropologo russo Vladimir Propp, hanno una struttura comune che ritrova al suo interno gli stessi personaggi che ricoprono le stesse funzioni in relazione allo svolgimento della storia, al di là del luogo di origine o della culture che le ha prodotte.
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