Dal famoso aNobii ai più recenti fenomeni italiani (alias 20lines), quanti sono i social networks dedicati alla lettura, e in cosa si differenziano? Scopriamolo insieme!
C’era una volta un social network che amava l’Anobium punctatum, il “tarlo della carta”: ed ecco sorgere aNobii, il social incontrastato della grande letteratura mondiale, con recensioni, classifiche e stellette di valutazione. Da allora i topi di biblioteca ne hanno fatta di strada, trasferendosi su altre community con una grafica sempre più allettante e centinaia di originali “funzioni”, non paghi di possedere un’unica grande libreria virtuale.
I punti di forza di aNobii e figli sono principalmente due: sfruttano una fetta di pubblico già fidelizzata ed educata attraverso differenti canali di promozione (librerie, circoli di lettura, associazioni culturali, circuiti editoriali ecc.); e, soprattutto, riescono ad ampliarla in maniera esponenziale lavorando sul fattore “social”, che oggi va per la maggiore. Il risultato? Moltissimi utenti affezionati acquistano libri tramite lo stesso aNobii e Goodreads, che grazie ad un semplicissimo tasto “Explore” o “Find Books” ti collegano istantaneamente con i maggiori distributori nazionali. Ma, per leggere, non bisogna necessariamente mettere mano al portafogli: spesso i giveaways a partecipazione gratuita e le short stories destinate alla promozione dell’autore semplificano le cose. Facciamo un esempio.
Dopo aNobii, il secondo social letterario che scoprii bazzicando sul web fu Medeo. Reazione: “Wow!”. Medeo ha una grafica molto semplice e pulita, un meccanismo d’interazione diretto e user friendly, nonché spazio a sufficienza per incastrare notizie culturali, aggiornamenti personali, richieste d’amicizia, librerie virtuali, booktrailers ed anteprime. Attualmente il sito non è visitabile, ma spero che lo staff provveda a ripristinarlo nel più breve tempo possibile, perché merita davvero. La terza scoperta fu Zazie, il paradiso delle emoticons. Zazie è un social fresco e originale, che associa umori e sensazioni alle letture effettuate. Per ogni libro aggiunto allo scaffale, puoi scegliere uno o più simboli che indicano il mood (l’umore) col quale l’hai letto e come, dove e quando rileggerlo. La suddivisione in stagioni, luoghi, umori aiuta il sito a creare suggerimenti personalizzati per l’utente.
Poi fu la volta di Scribd. Scribd è l’ideale per leggere di tutto in libertà: gli ebooks gratuiti a disposizione sono moltissimi, c’è solo l’imbarazzo della scelta (short stories, romanzi, saggi ecc.). Unico inconveniente? Dopo un po’, la vista comincia a cedere (!) e siccome tutti gli utenti possono caricare ciò che vogliono, bisogna saper scegliere. Questo sito non è un vero e proprio social, ma permette di crearsi un profilo e di “costruirsi” una libreria personalizzata in tutta libertà, ricevendo gli aggiornamenti degli autori seguiti. E veniamo a Goodreads. Scoperta (almeno per me) recente, è una piattaforma molto simile ad aNobii: permette d’importare amici da altri social, di caricare libri, inserirli nella libreria, acquistarli e valutarli. Anche su Goodreads ci sono tantissimi giveaways (estrazioni a sorte o a discrezione dell’autore, che chiede di partecipare con un commento e regala un contenuto – libro/extras/gadgets – al vincitore).
20lines (del quale abbiamo già parlato su Zerottonove) resta, però, il social più recente ed in voga: è italiano come Medeo e Zazie, funzionale come Facebook e ancor più originale perché, oltre ad essere destinato soprattutto alle letture brevi, raccoglie lettori e scrittori in un rapporto sempre più stretto, ampliando di conseguenza il proprio raggio d’azione (sebbene i racconti pubblicati siano in maggioranza tutti inediti ed in attesa di pubblicazione).
La fioritura di sempre nuove piattaforme destinate alla lettura sembrerebbe, dunque, suggerirci che di Internet si può fare anche un uso intelligente, nonché vantaggioso in termini di risparmio economico (sfruttando, ad esempio, gli sconti speciali e le promozioni frequentemente pubblicizzate attraverso questi canali).
Ecco, ora li conoscete proprio tutti: quali social userete per le prossime letture?