Per gli ospiti dello Smac, il Made in Italy vive più che mai un momento di occasioni, importante è saperle cogliere tenendo gli occhi spalancati sul mondo.
“Il futuro è sempre più etico e green, questo dev’essere per la new generation della moda”. Sembrano tutti d’accordo gli autorevoli ospiti che hanno salutato i giovani stilisti dall’incantevole Salone dei Genovesi della Camera di Commercio di Salerno, dopo aver intessuto una riflessione collettiva sul futuro del Made in Italy. Un coro autorevole, che ha visto la partecipazione della direttrice dell’Accademia del Lusso, Ida Catapano, la presidente di Donna Impresa Valeriana Mariani, i giornalisti Mariella Valdiserri, Simonetta Lein (Vanity Fair) e Antonio Palazzo (Rendez-vous de la mode), l’eco-designer Franco Francesca e gli artisti Elena Presti e Gianni Gandi, che ha scambiato considerazioni importanti sulla direzione da intraprendere, in un settore che risente come tutti delle difficoltà del momento storico, ma che continua ad essere un pilastro del nostro Bel Paese.
Lo SMAC, volto a dar spazio e creare occasioni per i giovani stilisti, continua a collezionare consensi e a tessere importanti collaborazioni. Lo ha dimostrato questa quarta edizione, tenutasi il 1° ed il 2 dicembre, a Salerno, realizzata in collaborazione con Casartigiani, Camera di Commercio e Comune di Salerno. Molte le occasioni di stage, collaborazioni, partecipazioni ad eventi di rilievo come Alta Moda Roma, proposte ad alcuni dei talenti che hanno partecipato al progetto firmato da Pasquale Salsano.
A portare a casa il primo posto la giovane calabrese Marina Vespa, che ha presentato una mini-collezione di 5 abiti denominata “100% origami”. Abiti originali, coerenza col tema scelto e attenzione ai particolari, ciò che ha convinto l’autorevole giuria, tra cui comparivano anche Pierlorenzo Bassetti e Marco Gambedotti. Al secondo posto la calabrese Martina Mollo, al terzo posto il veneto Federico Trevisan.
A fare da cornice al concorso del 1° dicembre il Salone dei Marmi di Palazzo di Città, luogo che ha aperto alla moda solo lo scorso anno con lo SMAC, dove – oltre ai capi in concorso – hanno sfilato in anteprima le nuove collezioni di Graziano Amadori e Franco Francesca, nonché le proposte firmate dagli stilisti dell’ Accademia del Lusso. A segnare questa edizione la partecipazione di Vittorio Zeviani, fondatore dell’agenzia internazionale di modelle Why Not. La sua testimonianza ha ripercorso un tratto importante della moda italiana, suggerendo ai ragazzi la complessità del settore e la molteplicità di figure che ne fanno parte. “Volevo fare il chirurgo”, confessa Zeviani “poi la vita ha scelto per me!”. Come a dire che non bisogna precludersi nulla: si comincia con un percorso professionale per approdare in un altro, la flessibilità è fondamentale, così come riconoscere che la nostra strada è un’altra.
Quest’anno al vincitore dello SMAC Fashion Award è stata offerta una Borsa di Studio per partecipare ad un Corso di Formazione presso una delle sedi italiane dell’Accademia del Lusso. Inoltre, i primi tre classificati del concorso, saranno ospiti con una collezione di 10 capi all’interno della 20^ edizione di “Sposi, ma non solo”, il 25 gennaio prossimo, alle ore 19.