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Sita ha detto basta: dal primo febbraio stop a tutte le corse in Campania

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Sita ha detto basta: dal primo febbraio stop a tutte le corse in Campania

Ora è ufficiale: la Sita interromperà il proprio rapporto con la Regione Campania, e quindi anche con le Province di Salerno, Avellino e Napoli. Ad annunciarlo è stata la stessa azienda di trasporto pubblico con una nota inviata alle istituzioni in cui si specifica che dal primo febbraio Sita Sud cesserà il proprio servizio in Campania. I motivi? I soliti, verrebbe da dire: gli Enti non pagano e tutti i costi ricadono sulle spalle delle aziende. A ciò poi si aggiunge quello che Sita Sud definisce un mero rapporto “di fatto” tra Ente e impresa. Tutto nasce dalla sottoscrizione, lo scorso 9 marzo, del contratto “ponte”, ossia una proroga del contratto di servizio in attesa dell’espletamento delle gare (di cui al momento non c’è traccia) in scadenza il 31 dicembre di quest’anno. E in questa data scadrà anche la proroga del contratto di servizio che la Sita Sud srl ha in essere con la Provincia di Salerno. Secondo l’amministratore delegato di Sita Sud, Giuseppe Francesco Vinella, tanto la Provincia di Salerno quanto quella di Avellino non hanno proceduto all’affidamento dei servizi mediante procedimenti ad evidenza pubblica, determinando di fatto la validità del contratto “ponte” fino al 31 dicembre 2005. Per Vinella, quindi, dal primo gennaio 2006 Sita e Provincia di Salerno hanno intrattenuto un mero rapporto di fatto, da cui l’impresa intende recedere per fatti e responsabilità oggettive imputabili agli Enti, dando il dovuto preavviso di 60 giorni e garantendo la prosecuzione del servizio nel trimestre successivo alla rescissione.

Dal prossimo primo febbraio addio, dunque, agli autobus da e per Napoli, non ci saranno più i collegamenti con Avellino e la Costiera Amalfitana resterà praticamente isolata: un’altra mazzata per i tantissimi pendolari che ogni giorno utilizzano i mezzi pubblici per raggiungere luoghi di lavoro, scuole e università e lo spettro, per circa 500 dipendenti, di perdere il posto di lavoro.