Il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli ha espresso solidarietà nei confronti dei giornalisti de La Città, a seguito dello spiacevole episodio avvenuto questa mattina
Questa mattina, i giornalisti de La Città sono andati incontro ad uno spiacevole epilogo. Le porte della redazione sono state trovate completamente, ed inspiegabilmente, chiuse. Sul posto, oltre alle forze dell’ordine, anche il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, il quale ha espresso piena solidarietà nei confronti dei giornalisti:
“Rinnovo la mia vicinanza e solidarietà ai giornalisti del quotidiano La Città che stamattina hanno trovato le porte della redazione inspiegabilmente chiuse. Seppure ci possano essere vertenze sindacali in atto, questi non sono certo i modi per risolverle. Parliamo di una testata autorevole, voce puntuale di un territorio che non può e non deve morire. Non entro nella logica imprenditoriale, ma reputo questo atto incomprensibile e violento che fa giustizia sommaria di quelle che sono le indiscusse professionalità presenti nella redazione. Resto basito. Mi auguro si possa trovare un punto di incontro. Le questioni sindacali si devono trattare con lealtà, umanità e rispetto dei lavoratori“.
Anche il Presidente della Provincia di Salerno, Michele Strianese, ha fatto arrivare la propria solidarietà ai giornalisti.
“Tutti licenziati. Sciolta la società che edita il quotidiano La Città di Salerno e sospese le pubblicazioni – afferma – è una notizia inaccettabile. Sono vicino ai redattori che vedono calpestata la loro professionalità e la loro dedizione a un “mestiere”, quello del giornalista, che è vitale per tutti noi. E sono calpestati anche i loro diritti di lavoratori, che da un giorno all’altro apprendono di essere licenziati, senza la possibilità di una trattativa civile. La Città di Salerno è una testata giornalistica autorevole, meno di tre anni fa apparteneva al Gruppo Espresso che fu costretto a venderla in rispetto della normativa antitrust, procedendo alla costituzione del gruppo Gedi. È un quotidiano che copre tutto il territorio provinciale, in maniera puntuale, dando voce alle comunità più decentrate, non può e non deve morire. Sarebbe bello se i vertici del gruppo Gedi potessero prendere in considerazione di riacquisire la Città. L’incidenza delle vendite sicuramente oggi non supera il tetto imposto dalle norme antitrust, e si potrebbero così salvare posti di lavoro oltre che una testata presidio di informazione e legalità in tutto il nostro territorio provinciale. È necessario tutelare il diritto all’informazione che mai come in questo momento è sotto attacco.”