In seguito alla presentazione del candidato della coalizione di destra, il sindaco Mancusi fa fuori due dei suoi assessori appartenenti all’Udc: il vicesindaco Squillante e l’on. D’Angelo
Il sindaco Mancusi della città di Sarno silura i suoi assessori appartenenti all’UDC. Nella mattinata di ieri il primo cittadino sarnese ha revocato l’incarico al suo vice Francesco Squillante, assessore alle attività produttive, e Antonio D’Angelo, assessore ai servizi cimiteriali e contenzioso. Un provvedimento arrivato in seguito alla presentazione del candidato a sindaco della coalizione di destra Antonio Crescenzo. Sembra che i due esponenti dell’Udc all’interno della giunta siano parte del nuovo schieramento che si candiderà per le amministrative di maggio. Mancusi, con questa mossa, avrebbe fatto in modo che la maggioranza decadesse.
L’ex-assessore Squillante ha dichiarato: «Ha dato l’esempio di padre padrone. È una lotta di partito e si dimentica la città. A quattro mesi dalle elezioni, togliere degli assessori per lasciare il posto a qualche altro è solo una strategia, anche molto bassa, per racimolare voti. Mancusi è abituato non solo ad accontentarsi, ma ad accontentare. Ha revocato la nomina a seguito di imposizioni venute da parte di chi non ha gradito l’accordo siglato tra Udc e Forza Italia. Una scelta legata ad interessi personalistici che tendono a conservare solo piccole rendite di posizione e non hanno nulla a che fare con la politica intesa come servizio per la cittadinanza. Per me come per gli altri miei amici di partito non rappresenta un epilogo, al contrario, tutti continueremo a lavorare ancora più forti e motivati per Sarno».
Anche D’Angelo si è espresso sulla posizione attuale dell’amministrazione sarnese: «Non possiamo più parlare di maggioranza, di fatto il Sindaco Mancusi non ha consiglieri. Questo atteggiamento ha isolato il sindaco e Fdi; un modo di fare politica al quale ci siamo opposti ed il risultato è stato questo. Sono comportamenti che si commentano da soli. Noi andiamo avanti, abbiamo avviato un percorso serio e condiviso, fatto di priorità e programmazione per la città. Chi preferisce continuare nelle logiche partitiche meglio vada da solo».
Un duro colpo per la città di Sarno che, in questo momento, avrebbe avuto bisogno di maggiore compattezza per affrontare i problemi sociali ed economici sorti negli ultimi mesi. Al contrario, già si sente aria di “guerra dei partiti”.