Simone Schettino, ospite alla vigilia della S.S. Annunziata a Licusati, conquista la piazza con una comicità sempre attenta alle diverse sfumature della società e della politica italiana
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Simone Schettino sale sul palco con la sua riconoscibile simpatia, rompe subito il ghiaccio raccogliendo i primi applausi del pubblico, parla di se stesso come vittima di Francesco Schettino, come uomo che tenta di dimagrire, come un napoletano che ama lamentarsi, poi arriva alla politica, soffermandosi sulla dicotomica faccia politica di Silvio Berlusconi e Matteo Renzi, accusa la difficoltà dei genitori di programmare anche una pizza con i propri figli.
Il comico Simone Schettino sa trovare le formule per rivolgersi con semplicità a tutti, toccando momenti di indiscutibile valore socio-politico, portando a dei sorrisi che sanno riflettere su quanto vede l’intermediario tra l’Italia e i suoi controsensi.
Lo spettacolo dura meno di un’ora, ma travolge tutti, in quanto Schettino si dimostra in grado di adattarsi alle tante tematiche della cultura italiana: un pensiero sempre più lucido su quanto lo circonda, verificando un Paese deprivato di valori, di umanità, di dignità, di personalità. Uno dei momenti più divertenti, infatti, si esprime attraverso l’analisi delle palestre e dei palestrati, dell’uso dei social da parte delle coppie over 50, dell’uomo italiano, ormai figlio dei suoi figli.
Un uomo attento al dettaglio, Simone Schettino, che prova nostalgia di tanti valori, di tanti stereotipi che, in fondo, contenevano dei saldi meccanismi sociali.
Infine, rimane fortemente comica, tragi-comica, la descrizione di Silvio Berlusconi che sta facendo un percorso a ritroso, arrivando a morire con il ciuccio in bocca, un vecchio esempio di competitività in Italia, che faceva sognare anche agli 80enni di ritrovare una giovinezza perduta.
Saluta emozionato la piazza, con cui ha interagito più volte, coinvolgendo fino a lasciare i sorrisi a tutti.
Servizio a cura di Gioacchino Cavaliere – Licusati Nel Mondo Web TV.
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