Mancanza di serenità e titubanze sul futuro. Sono queste le motivazioni che hanno spinto i dipendenti del plesso di Roccapiemonte di Silba s.p.a ad occupare nella giornata di oggi la direzione amministrativa dell’azienda
Questa mattina i lavoratori degli stabilimenti di Villa Alba e Villa Silvia, operanti nel plesso di Roccapiemonte, hanno occupato la direzione amministrativa della Silba s.p.a interrompendo il consiglio di amministrazione in corso.
La motivazione alla base del gesto sarebbe nel fatto che, la sede di una delle più importanti cliniche della sanità privata convenzionata della zona, non sembra avere la serenità adatta al lavoro dei dipendenti che in questi anni hanno portato avanti lotte importanti, senza mai arrendersi davanti alle difficoltà, in un settore sempre più chiacchierato e al centro di scandali giornalistici e giudiziari non di poco conto.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata, in particolar modo, la mancata erogazione dello stipendio di Marzo, cui si è sommata la proposta informale da parte della direzione, di pagare solo l’80% della mensilità arretrata.
Le preoccupazioni e i dubbi sulle modalità di gestione dell’attuale consiglio d’amministrazione sono ulteriormente aumentate anche dopo le rassicurazioni provenienti dall’ASL Salerno che accertano l’avvenuta erogazione di tutte le somme dovute a Silba spa da utilizzare per il pagamento degli stipendi dei dipendenti, cosa che rende difficile per i lavoratori la comprensione di una possibile erogazione dell’80% rispetto al totale.
La lotta dei dipendenti aveva avuto un parziale successo nel Marzo 2017, quando la stipula di un accordo in Regione Campania aveva garantito che Silba spa debba vedere spalmato il proprio debito nei confronti della regione fino al 2021 (anzichè 2019, come previsto in precedenza), in un’ottica generale che condiziona l’azienda nel regolare pagamento degli stipendi per i lavoratori.