Racconti, testimonianze, fotografie di uno spaccato temporale vissuto in prima persona dall’autore, il professore Umberto Landi, che ha lavorato per anni nelle istituzioni pubbliche sia scolastiche che politico-amministrative
“Sguardi sul Territorio. Baronissi e la Valle dell’Irno” è il libro del Professore Umberto Landi, edito dalla Gutenberg Edizioni di Andrea Landi. Si tratta, come precisa l’autore nella Presentazione, di cinquanta articoli stampati nel periodico ControCampo che raccontano le vicende politiche, amministrative e culturali della Valle dell’Irno dalla primavera del 2006 alla fine dell’estate 2012, con uno “sguardo” centrato sulla città di Baronissi.
Racconti, testimonianze e fotografie di uno spaccato temporale vissuto in prima persona dall’autore che ha lavorato nelle istituzioni pubbliche sia scolastiche che politico-amministrative. Il filo rosso sotteso ma che spesso fa capolino è il profondo amore che Umberto Landi nutre per la sua terra. Già consigliere e assessore comunale a Baronissi, poi nel Consiglio provinciale della Valle dell’Irno, il Professore Landi oggi presiede il Club per l’UNESCO e di storia locale (Associazione di promozione culturale) ed è probabilmente in quest’ottica che vede la luce questo volume.
Il libro consta di quattro sezioni: Amministrazione – politica e democrazia locale; Scuola – Servizi e Storia locale; Urbanistica, gestione e vivibilità del territorio; Profili umani, istituzionali e sociali. Segue una Appendice arricchita da ulteriori articoli uno dei quali dedicato al Convento di Baronissi, in occasione del riconoscimento come “monumento messaggero di una cultura di pace” conferito dell’UNESCO nel 2011. La struttura del libro rispecchia la volontà dell’autore che non aveva intenzione di proporre un testo sistematico e monografico ma di fornire al lettore, soprattutto ai più giovani, degli strumenti per una comprensione consapevole e informata di processi, protagonisti e cambiamenti che hanno contribuito a riscrivere il volto del territorio in questi ultimi anni. Come precisa l’editore nell’Introduzione: “l’invito è a cogliere qualche spunto di riflessione per vivere da protagonisti sempre più consapevoli e autonomi – e non da spettatori – i loro ruoli di cittadini co-responsabili e costruttori della loro vita e del migliore destino del loro contesto di vita”.