Organizzato dalla Fraternità di Misericordia, sabato 14 maggio si è svolto nel Palazzo Vanvitelliano, un seminario sul tema “ Sguardi Minori …Minori e devianza”
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«Organizzato dalla Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia, in collaborazione con la Fraternità di Misericordia “San Giuseppe Moscati” di Mercato S. Severino, presieduta da Carmela Cibelli, si è svolto, nel Palazzo Vanvitelliano, il seminario “ Sguardi Minori …Minori e devianza».
Lo dice il vice sindaco e assessore alle Politiche Sociali, Angelo Zampoli.
«Il seminario, inserito nel progetto Alzaia con i cantieri Ge.Co – precisa il vice sindaco – ha affrontato il tema delle devianze, un argomento attuale considerato il mutamento della società e della famiglia e la confusione dei ruoli delle figure di riferimento. La giornata di studi ha coinvolto i partecipanti in attività concrete, finalizzate all’acquisizione di competenze da utilizzare per un equilibrato approccio alla problematica. Cento sono stati i partecipanti e ad essi è stato consegnato un attestato».
«In un contesto sociale complicato – aggiunge Carmela Cibelli, presidente della Fraternità di Misericordia – è importante poter contare su spazi e persone in grado di accogliere, recepire e analizzare questa fragilità generalizzata e costruire processi di crescita armonica e serena. Al seminario hanno partecipato numerose Misericordie campane,membri della Polizia di Stato e rappresentanti del mondo ecclesiastico. Relatori: Emilio Esposito, esperto dei processi formativi del terzo settore, Carmen Guarino, direttore generale dei centri Rete Solidale, Modesta Pecoraro, coordinatrice dei Centri “La Tenda”. I membri confederali presenti: Antonio Teodosio, consigliere nazionale, Carlo Ardolini, coordinatore del progetto Ge.Co., Cecilia Nieri e i membri di Conferenza Campania: il presidente Angelo Iacoviello, la coordinatrice provinciale Lisa Romanelli, la responsabile del progetto Ge.Co Anna Izzo».
«L’iniziativa, che ho condiviso pienamente – conclude il vice sindaco –ha fornito, attraverso il confronto tra gli esperti, elementi utili e proposte per una lettura del disagio e per l’individuazione di azioni in grado di affrontare in maniera adeguata e costruttiva le situazioni a rischio. Sono emerse, dalle relazioni e dai laboratori, punti di forza quali: autostima, formazione, responsabilità, valori, sport ma, soprattutto, la necessità e l’urgenza delle “reti territoriali».
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