Travestiti da poliziotti per compiere le rapine: otto arresti a Milano, tra i responsabili uno è di Salerno
Cappellini, pettorine della Polizia e manette sono gli strumenti utilizzati per le rapine dai nove uomini (due sono irreperibili) catturati dagli agenti del commissariato “Scalo Romana” della Questura di Milano. Otto sono stati presi nel Milanese, uno a Salerno.
Il gruppo -secondo quanto riportato da SalernoToday– era già stato indebolito dall’arresto di sei componenti, bloccati nell’abitazione di un marocchino nel comune di San Giuliano Milanese e già condannati in primo grado dal Tribunale di Lodi, competente per territorio.
In tale occasione, i rapinatori avevano ammanettato la vittima ad una sedia e stavano simulando una perquisizione alla ricerca di denaro o droga e l’intervento dei poliziotti aveva portato a sequestrare una pettorina originale della “Polizia di Stato”, una pistola a gas, manette del tutto simili a quelle in uso alle forze di polizia e un capellino con la scritta “Polizia di Stato”.
Stamattina invece è stata eseguita un’ordinanza relativa a due rapine commesse nel marzo 2018. La prima eseguita con un finto controllo a tre egiziani fermati a bordo della loro auto lungo la via Gratosoglio.
In quell’episodio uno dei rapinatori era salito a bordo dell’auto delle vittime ed era fuggito seguito dai suoi complici. Nel veicolo due valigie con 100mila euro, provento di illecite attività.
La seconda rapina è stata commessa a San Donato Milanese ai danni di un pluripregiudicato marocchino. Anche in questo caso, qualificati militari della Guardia di Finanza di cui indossavano pettorine originali, avevano ammanettato l’uomo e lasciato in un seminterrato.
Il bottino era stato di 40mia euro e di un chilogrammo di cocaina. Gli arrestati individuavano le loro vittime, per lo più in pregiudicati, nella speranza non denunciassero e applicavano alle loro auto dei rilevatori Gps.