“Uno sgambetto alla città di Baronissi”, così vari ex assessori e consiglieri dell’Amministrazione Valiante definiscono la mozione di sfiducia all’ormai ex sindaco
Tramite una nota stampa, a prendere parola in merito alla mozione di sfiducia nei confronti dell’ormai ex sindaco Gianfranco Valiante sono gli ex assessori e consiglieri Giuseppe Pasquile, Vincenzo Melchiorre, Mariachiara Barrella, Marco Picarone, Luisa Genovese, Anna Petta, Giuseppe Giordano, Antonio Rocco.
L’intenzione dell’ex maggioranza dell’amministrazione Valiante, palesata attraverso la nota, è quella di continuare a lavorare sull’idea di una Baronissi aperta.
“Le posizioni personalistiche unite alla frustrazione dovuta ad un’assenza di idee e di impegno durante i cinque anni della consiliatura Valiante, sono state le vere cause della strumentale azione di sfiducia perpetrata lunedì scorso in Consiglio Comunale.
Per taluni dei nostri ex colleghi consiglieri sono stati cinque anni nel nulla assoluto: non una iniziativa pubblica, non un momento di confronto col territorio, non un regolamento presentato, non una proposta di qualcosa di concreto per #Baronissi. Tutti però hanno saputo utilizzare la posizione di rappresentante del popolo per i propri fini e tornaconti.
Taluni ex colleghi di maggioranza ben hanno pensato, in un recente passato, di disertare i consigli comunali sul bilancio e sul PUC: ora affermano ad alta voce che hanno fatto gli interessi della città, ma in fin dei conti hanno sfruttato il consenso elettorale ricevuto senza renderne conto ai propri elettori.
Per non parlare poi dell’uso della fascia tricolore assegnata, in buona fede dall’ex Sindaco Valiante, in alcune occasioni per rappresentare il Comune anche oltre le mura cittadine, regionali e nazionali.
Ottimo momento di visibilità per selfie e post sui social-network ma null’altro.
La mozione di sfiducia al sindaco #GianfrancoValiante è stata quindi un’azione strumentale a poco più di 90 giorni dal voto amministrativo, uno sgambetto non a Valiante in sé e per sé, ma alla città di Baronissi, a quel progetto di crescita e sviluppo del territorio che si stava compiendo finalmente con i cantieri aperti e quelli che si stavano per aprire, ed anche grazie al rilancio della cultura e del turismo, dell’ambiente con le percentuali da capogiro di raccolta differenziata, dell’innovazione tecnologica di una vera città smart.
In questi ultimi cinque anni l’amministrazione di Gianfranco Valiante ha dato prova di essere aperta ai contributi ed alle idee delle singole persone, delle associazioni e degli operatori del terzo settore, dimostrando pluralità e lungimiranza.
Ancora una volta Baronissi, però , ha dovuto fare i conti con i voltagabbana, sempre gli stessi, quei personaggi ed eminenze grigie che vogliono il male della città, che cercano soltanto i propri tornaconti, che non hanno mai dato contributi seri ed importanti al territorio, ma che vorrebbero sfruttarlo sino all’ultima goccia.
#NoiConValiante portiamo avanti la nostra idea di Baronissi aperta, di città della cultura, di città europea, di città tecnologica, di città che dice no agli sprechi, di città attenta all’ambiente e contro le speculazioni, di città che accoglie e vuole essere simbolo del “fare bene”.”