Un immobile a Salerno, conti correnti e titoli per un valore complessivo di 400 mila euro sono stati sottoposti a sequestro preventivo per “equivalente” dalle Fiamme Gialle della Tenenza di Sala Consilina.
L’operazione è scattata in esecuzione di apposito decreto emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Lagonegro nei confronti di due imprenditori residenti nel salernitano, già indagati a piede libero per frode fiscale dalla Procura della Repubblica di Sala Consilina.
Gli accertamenti, condotti dal gennaio 2013 anche mediante l’utilizzo delle indagini finanziarie nei confronti di una società di capitali, operante nella commercializzazione di prodotti informatici, musica e supporti audiovisivi già con sede in Padula, hanno evidenziato che l’impresa aveva totalmente occultato al Fisco il proprio volume d’affari conseguito per l’anno 2010, nonostante per le annualità pregresse avesse comunque dichiarato una elevata redditività.
I due imprenditori, che si erano avvicendati nell’amministrazione, hanno sottratto complessivamente all’Erario ricavi per oltre 21 milioni di euro, omettendo, inoltre, di versare un’imposta sul valore aggiunto per 3 milioni di euro e un milione di imposta regionale sulle attività produttive.
Le indagini hanno, infine, consentito di rilevare che il meccanismo fraudolento, predisposto ad hoc dagli indagati, quale tentativo per sottrarsi all’imposizione e – in ogni caso – per ostacolare l’azione ispettiva, si era concluso con il trasferimento cartolare della sede legale dell’azienda in San Giuseppe Vesuviano nell’ottobre del 2013, cessando contestualmente ogni operatività.
L’operazione s’inquadra nell’ambito dell’intensa azione avviata sul territorio dai Reparti del Corpo per contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale perpetrato mediante l’occultamento totale o parziale di materia imponibile e il mancato versamento delle imposte dovute.