Home Prima Pagina Sequestro di una piantagione di canapa indiana a Paestum

Sequestro di una piantagione di canapa indiana a Paestum

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I finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Agropoli, nell’ambito delle attività di controllo economico del territorio, coordinate dal Comando Provinciale di Salerno, volte alla prevenzione ed al contrasto dei traffici illeciti, hanno scoperto e sottoposto a sequestro una piantagione di Canapa indiana in un fondo agricolo situato a ridosso dell’area archeologica di Paestum, patrimonio mondiale dell’U.N.E.S.C.O..

L’iniziativa s’inserisce in un più ampio dispositivo di controllo e monitoraggio delle aree ritenute più a rischio per la coltivazione e lo stoccaggio di stupefacenti, al fine di scongiurare le fenomenologie criminose di occultamento o distruzione di piantagioni di canapa indiana all’attenzione ispettiva delle Forze di Polizia.

Le Fiamme Gialle, dopo una minuziosa attività info-investigativa e vari appostamenti, accedevano in un terreno attiguo ad un casolare, dove rivenivano 2.021 piante di “cannabis indica” ben rigogliose, per un peso complessivo di 1.700 Kilogrammi, abilmente occultate all’interno di un fitto uliveto, che ne impediva la visuale.

I coltivatori del fondo avevano realizzato un articolato impianto di irrigazione a goccia che poteva essere attivato a distanza, riducendo sensibilmente il rischio di essere colti in flagranza durante l’attività illecita.

In un casolare abbondonato, situato a ridosso della piantagione, i finanzieri hanno scoperto le falci e le seghe a serramanico che sarebbero state utilizzate per mietere le piante già alte circa 3 metri e pronte per essere raccolte ed avviate all’essiccazione.

Una volta immesso sul mercato, lo stupefacente avrebbe assicurato guadagni per diverse centinaia di migliaia di euro.

Quattro persone sono state denunciate a piede libero alla Procura della Repubblica di Salerno per il reato di coltivazione di sostanze stupefacenti.

Il risultato conseguito testimonia ancora una volta il costante impegno profuso dalla Guardia di Finanza al contrasto dei reati commessi nel settore degli stupefacenti, fenomeno che non solo comporta il depauperamento del territorio e delle sue bellezze naturali ma anche il danno fisico e morale dei consumatori.