Obiettivi e strategie del “Master Plan” per la realizzazione degli interventi di sviluppo urbanistico-territoriale-turistico della fascia costiera
È trascorso un anno dalla sottoscrizione del Protocollo di Intesa con sei amministrazioni comunali: Salerno, Pontecagnano Faiano, Battipaglia, Eboli, Capaccio-Paestum e Agropoli finalizzato alla riqualificazione e alla valorizzazione del nostro paesaggio costiero. Un progetto strategico di costa vasta, oltre 50 km, che i Distretti Turistici “Selecoast”, Riviera Salernitana” e il “Consorzio dei Lidi di Paestum” hanno sottoposto all’attenzione della Regione per avviare un percorso di crescita e di sviluppo.
L’accordo di programma ha individuato nella redazione di un Master Plan le linee guida e le metodologie per realizzare gli interventi sull’ambiente dopo un’articolata analisi territoriale dei sei Comuni da cui è scaturita una tabella che elenca punti di forza e punti di debolezza.
I punti di debolezza sono: depurazione delle acque marine; forte presenza di extracomunitari e prostituzione diffusa lungo la costa; poca cooperazione intercomunale sia pubblica che privata; assenza di servizi al cittadino e al turista; assenza di strategie di marketing territoriale; difficoltà nei collegamenti interni; mancanza di infrastrutture sulla costa vasta.
Da qui l’esigenza di definire nel Master Plan gli interventi prioritari che si concretizzano, tra gli altri, in: riqualificazione e risanamento ambientale; riordino urbanistico degli insediamenti esistenti; valorizzazione delle attività di accoglienza turistica; recupero e riutilizzo degli storici Tabacchifici e Masserie; creazione di Eco-Poli per il tempo libero; impulso all’agricoltura biologica; realizzazione di parchi energetici.
“Gli interventi di riqualificazione da cui partiamo sono infrastrutturali di livello primario, ovvero fornire a questo corridoio costiero acqua, luce, marciapiedi, decoro urbano per poi arrivare, attraverso strumenti di pianificazione, a realizzare progetti pubblici e privati di grande rilievo. La depurazione è una delle questioni che noi, come rappresentanti dei distretti turistici, abbiamo sottoposto al vaglio della Regione negli ultimi incontri perché possiamo parlare di turismo solo se facciamo un ragionamento di rimodulazione e revisione complessiva delle competenze a cui devono assolvere i Comuni. Lo stesso dicasi per la piaga della prostituzione e dello spaccio che si concentra proprio sulla litoranea e che va affrontato con azioni organiche da parte degli enti comunali che devono riqualificare i territori di propria competenza. Solo insediando e presidiando il territorio si può fattivamente intervenire in termini di crescita”.
Questo è quanto afferma il Dott. Vincenzo Consalvo, presidente di Selecoast, distretto turistico Sele-Picentini, che aggiunge: “Sarebbe auspicabile una sinergia con il neonato Distretto Agroalimentare di Qualità (DAQ) al fine di realizzare e riunire delle iniziative che confluiscano dalla costa verso l’entroterra e viceversa attuando incentivi per l’agricoltura biologica e la conseguente cura del territorio che ne deriva. Non meno importante sarebbe l’apertura dell’aeroporto di Pontecagnano, opera indispensabile per promuovere e dare maggiore impulso al turismo locale”.