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Scuole senza riscaldamento a Cava: l’allarme sui social

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Scuole senza riscaldamento a Cava: l’allarme sui social

Scuole senza riscaldamento a Cava de’ Tirreni, l’allarme lanciato dagli studenti sui social

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Le scuole cavesi sono state riaperte dopo la tempesta di gelo che nel fine settimana ha colpito il Sud Italia. L’ordinanza del sindaco di Cava de’ Tirreni Vincenzo Servalli indicava la riapertura degli istituti scolastici il giorno 11 gennaio,  uno slittamento dovuto al clima polare. Tuttavia non sono cessate le critiche soprattutto da parte degli studenti che hanno trovato le aule congelate e  sono stati costretti ad indossare cappotti e persino plaid, quasi come se le lezioni si svolgessero all’aria aperta.

L’Ausino ha diffuso un comunicato che assicura la sostituzione di 500 contatori idrici, intervento che dovrebbe risolvere almeno parzialmente l’assenza d’acqua. Dalle testimonianze sui social si apprende che numerosi istituti cavesi sono ancora sprovvisti d’acqua. I contatori idrici risultano vuoti a causa delle perdite idriche dovute a rotture delle montanti principali.

Il Collettivo Studentesco Cavese a seguito delle numerose segnalazioni  ha dichiarato: 

“Oggi (11 gennaio) dopo che per due giorni le scuole erano state chiuse in seguito all’allerta meteo diramata dall’amministrazione comunale, le attività didattiche hanno ripreso il loro “regolare” svolgimento, con la garanzia dell’amministrazione che non ci sarebbero stati disagi. Notizie su situazioni di gravi disagi purtroppo però ce ne sono arrivate da molte scuole.

La temperatura fra classi e corridoi si aggirava tra i 2 e gli 8 gradi, quando per norma do legge non dovrebbe scendere al di sotto dei 18. Al Della Corte inoltre si è addirittura dovuto aspettare alle 11 per avere l’acqua corrente, rimasta congelata nelle tubature. Questa condizione è inaccettabile e testimonia l’inadeguatezza dei nostri plessi nel fronteggiare ad un clima avverso. La tutela degli studenti e la vivibilità delle scuole dovrebbe essere la base del diritto allo studio ma a quanto pare non rappresenta una priorità per gli organi competenti. Pretendiamo ciò che ci spetta.”

Non sono solo gli studenti, soprattutto le mamme lamentano il gelo all’interno delle scuole e il mancato controllo dei tecnici. Questa mattina i bambini dell’Annunziata, popolata frazione della città, sono stati costretti a ritornare a casa per l’assenza di riscaldamento,  nonostante il sindaco Servalli avesse rassicurato le mamme il giorno prima. Il Primo cittadino risponde così alla critica di un genitore sulla sua pagina Facebook:

“Stamattina i tecnici erano sul posto alle 7.00 poiché l’accensione automatica non era scattata come previsto e si voleva provvedere manualmente. Solo all’ arrivo della bidella si è potuto accendere. Adesso funziona regolarmente.” 

Si attende che le istituzioni adottino le giuste misure per risolvere in tempi brevi la situazione: Cava de’ Tirreni è solo uno dei tanti Comuni a dover scontare simili problematiche. Svolgere le lezioni e farlo in un luogo idoneo non è un privilegio, ma un diritto.

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