In alcuni comuni del Salernitano, i sindaci stanno firmando ordinanze per posticipare la riapertura in presenza della scuola
Alcuni sindaci del Salernitano stanno firmando ordinanze per posticipare la riapertura in presenza della scuola. Il Sindaco di Postiglione, Mario Pepe, ha disposto la sospensione delle attività didattiche in presenza fino al 17 aprile. L’ordinanza è stata disposta perché all’interno del territorio di Postiglione sono stati registrati focolai ed un incremento consistente di casi.
Il Primo Cittadino di Sanza, Vittorio Esposito, ha disposto la chiusura delle scuole fino a sabato 10 aprile e riapriranno lunedì 12 aprile: le lezioni, fino a sabato 10 aprile, si svolgeranno tramite didattica a distanza. Invece, il Sindaco di Montesano sulla Marcellana, Giuseppe Rinaldi, ha ordinato la chiusura di tutti i plessi presenti sul territorio fino a martedì 13 aprile.
Il Primo Cittadino di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, ha scritto un post sul suo profilo Facebook allegando le foto contenenti i dati ufficiali aggiornati agli ultimi sette giorni per incidenza settimanale e percentuale dei nuovi positivi:
“Non si deve mollare la guardia, ma non si possono chiudere le scuole. Per chiarezza a chi già ce lo chiede. I limiti della normativa nazionale e le raccomandazioni della Regione sono chiari. Così come penso che il Governo, nella perdurante lentezza delle vaccinazione che stiamo subendo, debba rideterminarsi sulla “zona rossa” generale rispetto alle tante attività commerciali che ancora non possono riaprire. È quanto chiederò ufficialmente per il tramite della conferenza dei Comuni dell’Agro e della Valle Metelliana.
Sempre che, chiariamolo, vi sia da parte di tutti: centri commerciali supermercati banche uffici pubblici e privati, e singoli cittadini, un rigoroso rispetto delle norme di igiene e sicurezza anticovid. Non possiamo morire di covid, ma neppure di inedia. Chiudere quando c’è da chiudere, aprire se ci è possibile. Ovviamente finché ci sono regole vanno rispettate, ma ci si può impegnare per cambiarle, ma solo se siamo capaci, però, di mantenere bassa la linea del contagio con il nostro comportamento…in attesa del vaccino”.