L’appello della sezione salernitana del partito a non pagare un contributo non obbligatorio
Un appello alle famiglie affinché non paghino una tassa in realtà illegittima. A lanciarlo è il Partito della Rifondazione Comunista di Salerno. Per le scuole superiori dal 3 al 28 febbraio molto spesso viene richiesto il pagamento del cd. “contributo” da parte delle famiglie, associato all’iscrizione del proprio figlio: ”Questa interpretazione è completamente sbagliata” dichiarano gli attivisti della Federazione di Salerno che aggiungono: ”Tale contributo è intestato alla scuola in cui si è iscritti e non all’Agenzia dell’Entrate come accade per le tasse erariali, il contributo è quindi da considerarsi non obbligatorio”.
”La scuola pubblica italiana segue i principi di gratuità, in ragione dei quali non è consentito imporre tasse e contributi alle famiglie per alcuna ragione – continuano gli attivisti – ”Il comma 622 della legge 296/2006 (finanziaria del 2007) infatti stabilisce che non è assolutamente legittimo imporre tasse o richiedere contributi obbligatori alle famiglie di qualsiasi genere o natura per l’espletamento delle attività curriculari e di quelle connesse all’assolvimento dell’obbligo scolastico”.
Secondo la sezione salernitana del Prc le scuole italiane tacciono sulla volontarietà del contributo poiché si trovano in una situazione altamente disastrosa e per evitare problematiche relative al bilancio, utilizzano tale stratagemma volto ad avere una nuova liquidità da utilizzare in attività e miglioramenti didattici.”Lo Stato – conclude la nota- dovrebbe dare la possibilità alle scuole di avere più finanziamenti in modo da non gravare sempre più sulle famiglie e sugli studenti.”