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“Schultze gets the blues” e la scoperta di un nuovo mondo

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“Schultze gets the blues” e la scoperta di un nuovo mondo

“Schultze vuole suonare il blues” è un film del 2003 che ci parla della scoperta, da parte di un ex minatore, di un mondo di musica totalmente nuovo e che diventa, per lui, un’innovativa raison d’être

[ads2]“Schultze gets the blues” o, nella traduzione italiana, “Schultze vuole suonare il blues” racconta la storia di un minatore della Sassonia, appena andato in pensione.

schulzteSchultze, taciturno e corpulento personaggio che suscita simpatia già di primo acchito e interpretato magistralmente da Horst Krause, passa il suo interminabile tempo libero bevendo birra al bar, chiacchierando con gli amici e suonando la polka con la fisarmonica, come già suo padre prima di lui.

Durante una notte insonne, Schultze accende per caso la radio e, dopo aver sentito un stralcio di un programma dove si parla di tumore al polmone, male che colpisce soprattutto i minatori (sarà un punto importante del film) ascolta un brano particolare. È un pezzo di musica zydeco, una sorta di polka velocizzata all’estremo; Schultze impazzisce per questo sound tipico della Louisiana e si dedica totalmente a raccattare i soldi per fare un viaggio proprio in quello stato degli USA.

Ecco il momento focale del film; l’incontro di Schultze con la musica zydeco:

Da questo momento, come si può vedere e facilmente intuire, il motivo entrerà nella sua testa e nel suo animo; Schultze perderà ogni interesse per la polka tradizionale e inizierà a sperimentare questo nuovo sound con la sua fisarmonica.

Molte saranno le incomprensioni a cui andrà incontro il simpatico Schultze che, però, si rivelerà sempre più determinato a perseguire il suo obiettivo di vita e di musica.

Dunque, dietro la faccia, a volte impenetrabile, di Schultze si scopre una persona sensibile, desiderosa di scoprire il mondo e incontrare la gente; un individuo che nella musica ha scoperto il motivo di una nuova felicità.

schultze

Il film di Michael Schorr, Premio Speciale per la Regia alla 60° Mostra del Cinema di Venezia (anno 2003), prosegue poi con Schultze che finalmente riesce ad approdare negli Stati Uniti d’America, ma, anche in Louisiana, troverà un mondo musicale che non lo soddisfa appieno; la polka anche sul delta del Mississippi è quella della tradizione; non ha la forza prorompente dello zydeco e questo spingerà il protagonista a continuare la sua incessante ricerca, probabilmente mosso da quella scintilla, a tratti indefinibile, che anima proprio la frenesia e l’anelito di libertà sotteso allo zydeco.

La vicenda si chiuderà, infine, con il nostro Schultze che dovrà far fronte al suo drammatico destino di ex minatore (la malattia a cui abbiamo accennato sopra); ma il finale del film sarà meno amaro di quanto si possa immaginare: una certa aura di positività pervaderà la chiusura della pellicola perché, in fin dei conti, Schultze riuscirà nella “missione” musicale che aveva rapito il suo animo.

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Laureato in Lettere, curriculum Pubblicistica, il 25 maggio 2010 e poi in Filologia Moderna il 13 marzo 2013, Gerardo inizia la sua collaborazione con ZerOttoNove nel giugno 2013 occupandosi della cronaca e delle vicende politiche di Calvanico (sua cittadina di residenza), trattando dei più svariati eventi e curando la rubrica CanZONando che propone, di volta in volta, l'attenta e puntuale analisi dei migliori brani della storia della musica. Ex caporedattore di ZerOttoNove.it e di ZON.it, WordPress & SEO specialist, operatore video e addetto al montaggio (in casi estremi), Gerardo ha molteplici interessi che spaziano dallo sport alla letteratura, dalla politica alla musica all'associazionismo. Attualmente svolge l'attività di docente, scrittore e giornalista pubblicista.