Primo Consiglio Comunale per la neo eletta amministrazione Scarpitta. Convalida dei consiglieri, nomine e giuramento del primo cittadino. L’avvocato Calicchio è il vice Sindaco, Cammarano presidente del Consiglio. Giancarlo Saggiomo giudicato ineleggibile dall’assemblea: sarà il tribunale a decidere il suo reintegro. Laino preannuncia un’opposizione dura
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Mario Salvatore Scarpitta presiede il suo primo consiglio comunale da Sindaco. Ad una settimana dalle elezioni, la neo eletta amministrazione si insedia a palazzo di città. Operazioni di routine, quali la convalida dei consiglieri eletti, nomine ed il giuramento del primo cittadino camerotano, avallate dal segretario comunale Dott. Sergio Gargiulo.
Nonostante l’inagibilità dell’aula consiliare, Scarpitta ha voluto che il consiglio si svolgesse comunque all’interno della casa comunale, e non in altre sedi, come avvenuto di recente. Per l’occasione allestita una sala temporanea.
Il Consiglio
La seduta consiliare comincia con l’esecuzione dell’Inno nazionale italiano. Dopodiché si passa subito al primo punto dell’ordine del giorno, ossia la convalida dei consiglieri comunali eletti alle amministrative dell’11 Giugno 2017.
Il consigliere di minoranza Orlando Laino, dopo aver posto gli auguri di buon lavoro alla nuova maggioranza e annunciato che sarà promotore di un’opposizione dura, fa notare che la convalida dei consiglieri comunali eletti deve attuarsi per mezzo di una votazione singola per ciascuno dei membri in seno al Consiglio. Inoltre chiede chiarezza al Sindaco in merito alla sua posizione di eleggibilità, sottolineando come sulla sua testa penda un’enorme “spada di Damocle”. Il riferimento è al ricorso al Tar che Scarpitta ha presentato contro il Comune di Camerota in merito ad una questione di abuso edilizio.
Ed il primo cittadino immediatamente fa luce sulla vicenda, dichiarando, con carte alla mano, di aver regolarizzato la sua posizione, avendo ritirato detto ricorso. Ragion per cui cade il presupposto di ineleggibilità.
Di tutt’altro avviso il consigliere Pierpaolo Guzzo, orientato verso un’opposizione costruttiva, oltre che ad una funzione di controllo degli atti amministrativi. E fa notare a Laino che sulla campagna elettorale è ormai calato il sipario, esortandolo a rassegnarsi al responso delle urne: “Decide il popolo, non tu”.
Si procede alle votazioni: l’eleggibilità dei consiglieri viene ratificata all’unanimità per la maggior parte di loro. Orlando Laino si astiene in quella relativa al Sindaco, mentre esprime voto contrario nei confronti dei consiglieri Domingo Ciccarino e Pierpaolo Guzzo.
La questione Saggiomo
Più articolata la questione Saggiomo, ex presidente della società che gestisce i parcheggi (dove il Comune è socio al 51%). Laino è irremovibile, e nella vicenda tira in ballo anche il segretario comunale, addossandogli qualche responsabilità in merito ai procedimenti di presentazione e controllo delle candidature.
Il Dott. Gargiulo esorta che venga insediato l’ordine, ricordando che spetta al Consiglio Comunale convalidare l’eleggibilità di un suo membro. Difronte a questioni non legate ad una verità oggettiva, scientifica, si tratta di prendere una decisione democratica.
Scarpitta prendendo atto della chiarezza del segretario comunale ricorda che nel dubbio bisogna andare avanti. Quindi un voto come atto di onestà e trasparenza, poi sarà la legge a giudicare e decidere. E l’assemblea con 10 voti contro e 3 favorevoli non convalida l’elezione del consigliere Giancarlo Saggiomo, il quale è costretto a lasciare il Consiglio Comunale.
Per Guzzo trattasi di un atto di cattivo esempio messo in atto da Laino e dalla maggioranza. “Una brutta partenza impedire ad un consigliere di svolgere il suo ruolo e dovere che gli hanno attribuito gli elettori”. E Laino controbatte: “Siamo in Consiglio Comunale e non stiamo giocando a tombola e monopoli. Quando ci si candida gli scheletri vanno tirati fuori”.
Sulla vicenda spegne ogni polemica il Sindaco, rimandando la questione a chi è preposto per fare chiarezza ed augurando a Giancarlo Saggiomo di essere membro in seno al Consiglio Comunale già dalla prossima seduta.
Giuseppina Cammarano, all’unanimità viene eletta Presidente del Consiglio Comunale.
Il giuramento
Segue il giuramento del Sindaco, consapevole del delicato compito che l’attende, ma orgoglioso che l’11 giugno il popolo sovrano abbia scelto un’idea e non dei nomi.
Vista la delicatezza del momento storico-politico, il primo cittadino chiede una collaborazione fattiva da parte di tutti. Ricordando che al passaggio di consegne con il Commissario Prefettizio, l’Ente gli è stato presentato come un “malato terminale”. Ed annuncia che nei prossimi giorni ripartirà la macchina comunale, mentre a settembre “quando si potranno lavare i panni sporchi in casa” tramite un incontro pubblico si farà il punto della situazione.
Le nomine
Scarpitta, tenendo fede agli accordi sanciti prima delle elezioni con i suoi candidati, affinché ogni paese del Comune fosse equamente rappresentato, nomina vice-Sindaco l’avv. Francesco Calicchio. Annunciata anche la Giunta composta da Teresa Esposito (Marina di Camerota), Vincenza Perazzo (Lentiscosa) e Giovanni Saturno (Licusati). In settimana le deleghe.
L’ultimo punto all’ordine del giorno, la nomina della commissione elettorale, tramite votazione segreta. Sono membri effettivi: Manfredo D’Alessandro, Josè Saturno e Vincenzo Antonio Del Gaudio. Supplenti Francesco Calicchio, Domingo Ciccarino e Pierpaolo Guzzo.
E dopo il Consiglio clima di festa nella casa comunale, con il primo cittadino che si presta per le foto di rito ed all’abbraccio dei suoi sostenitori. Tagliando una torta con il logo di “Terradamare”, orgoglioso dice ai presenti: “Questa è l’unica torta che ci divideremo”.
Riuscirà dunque Scarpitta a guarire questo malato che ha bisogno di cure speciali? Il tempo sarà un giusto giudice. Certo, ha tutte le carte in regola per far bene. Dalla sua parte ha una maggioranza coesa, composta da persone tutte alla loro prima esperienza amministrativa e quindi lontano da vecchie situazioni o interessi personali.
Per ripartire, e debellare vecchie situazioni, urgono anche scelte impopolari, in un contesto che è andato alla deriva proprio perché si è facilmente narcotizzato alle scelte popolari.
Galleria fotografica – All Rights reserved Pietro Avallone
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