Indagini anche sul porto di Salerno per l’illecito smaltimento dei rifiuti accumulati durante le attività di salvataggio in mare da parte di Medici senza Frontiere
L’indagine della Guardia di Finanza e della Polizia, coordinata dalla Procura di Catania, in merito ai rifiuti pericolosi a rischio infettivo, sanitari e non, scaricati in maniera indifferenziata, sembra riguardare anche il porto di Salerno.
Secondo quanto riportato da SalernoToday, sarebbe stato infatti accertato lo smaltimento illecito in 44 occasioni per un totale di 24 mila chilogrammi di rifiuti. L’accusa, nei confronti delle Ong Medici Senza Frontiere e di due agenti marittimi, ha determinato il sequestro preventivo dell’Aquarius (attualmente nel porto di Marsiglia) e di 460 mila euro.
L’indagine, avviata dalla magistratura catanese, conta 24 indagati, coinvolti a vario titolo, che avrebbero condiviso, pianificato ed eseguito un progetto di smaltimento illegale di un ingente quantitativo di rifiuti pericolosi a rischio infettivo, sanitari e non, derivanti dalle attività di soccorso dei migranti a bordo della Vos Prudence e dell’Aquarius.
Tali rifiuti sarebbero stati conferiti in modo indifferenziato durante scali tecnici e sbarchi in 11 porti: Trapani, Pozzallo, Augusta, Catania e Messina in Sicilia, Vibo Valentia, Reggio Calabria e Corigliano Calabro in Calabria, Napoli e Salerno in Campania, Brindisi in Puglia.
Tra i rifiuti scaricati, sono stati indicati gli indumenti contaminati indossati dagli extracomunitari, gli scarti alimentari e i rifiuti sanitari infettivi utilizzati a bordo per l’assistenza medica.