Ieri al Salerno Letteratura la scrittrice Rosa Tiziana Bruno ha spiegato l’altro lato di Scampia, quello dei giovani ragazzi che vogliono riscattarsi
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Il Festival Salerno Letteratura continua ad offrire al pubblico grandi artisti, che attraverso le proprie parole aprono un mondo completamente sconosciuti ai loro ascoltatori.
E’ il caso di Rosa Tiziana Bruno, autrice del libro “Un ribelle a Scampia“, che durante il suo intervento al Festival ha spiegato l’altro lato del famoso quartiere napoletano da tutti temuto.
Da sempre Scampia viene vista infatti come una terra infuocata, di cui si parla tanto ma che alla fine nessuno conosce in realtà.
Il romanzo di Rosa Tiziana Bruno è la storia di Nicola, un ragazzo nato e cresciuto nelle “vele” che però ha saputo riscattarsi e prendere in mano la propria vita, allontanandosi dalla criminalità.
Il giovane protagonista adesso è uno studente di Lettere e fa anche lo scrittore.
L’obiettivo della scrittrice era quello di rendere noto che anche nelle periferie più desolate si possono scorgere angoli di pura bellezza.
Ed è proprio per la ricerca di questa bellezza che la Bruno organizza ormai da diversi anni il Festival Scampia Storytelling.
L’evento è diviso in 2 incontri all’anno: a novembre c’è una convention di Graphic Novel ed ogni primavera tantissimi scrittori per ragazzi arrivano, completamente a proprie spese, nel quartiere napoletano per dare in volontariato i propri libri ed incontrare i giovani.
Durante il suo intervento al Salerno Letteratura, Rosa Tiziana Bruno ha inoltre dichiarato: “Le periferie sono le stesse in tutto il mondo“, puntando ad eliminare lo stereotipo che da sempre accomuna Scampia al degrado cittadino.
L’autrice con il suo libro ha cercato inoltre un forte antidoto contro la spettacolarizzazione del male che offrono diverse serie tv e che vanno quindi ad invadere l’immaginario collettivo.
“Un ribelle a Scampia” sta ottenendo un grande successo soprattutto nel Nord Italia e l’utilizzo del fumetto favorisce la sua lettura.
Alla fine dell’intervento della Bruno c’è stato poi un dibattito con il pubblico, su svariati temi. Si è passati dalle favole, alle fiabe, fino ad arrivare all’invasione della tecnologia nella nostra vita e quindi anche nel sistema letterario.
L’autrice ha poi concluso la sua partecipazione al Salerno Letteratura con il firmacopie del suo romanzo.
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