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Scafati, sequestrato un impianto di rifiuti speciali pericolosi

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Scafati, sequestrato un impianto di rifiuti speciali pericolosi

I Carabinieri di Salerno hanno provveduto a sequestrare un intero impianto di trattamento di rifiuti speciali pericolosi a Scafati

I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Salerno, con l’ausilio di un velivolo del 7° Elinucleo di Pontecagnano, hanno apposto i sigilli di sequestro ad un impianto di trattamento di rifiuti speciali pericolosi e non, sito nell’area industriale del comune di Scafati.

Nell’ambito delle attività di monitoraggio e controllo sul rispetto della normativa ambientale coordinate dalla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, i Militari hanno ispezionato un noto impianto adibito al trattamento dei rifiuti, accertando gravi ed attuali violazioni in materia ambientale.

A conclusione degli accessi ispettivi avviati nel mese di dicembre dai militari del Noe, con l’ausilio di personale tecnico dell’Arpac di Salerno per gli accertamenti rivolti anche all’ambiente esterno, è emerso infatti che l’impianto risulta utilizzato in difformità alle autorizzazioni concesse, riscontrando alcune centinaia di balle di rifiuti speciali pericolosi e non costituiti da: imballaggi in plastica, rifiuti misti, rifiuti derivanti da attività di recupero, metalli, ingombranti, pneumatici fuori uso, batterie esauste, plastica e gomma, stoccati in aree non consentite e in quantità eccedenti per oltre 1.000 tonnellate il limite autorizzato.

Gli accertamenti hanno inoltre consentito di verificare evidenti inadeguatezze del sistema di abbattimento degli odori nel capannone adibito allo stoccaggio dell’umido, comportando una costante emissione di odori molesti propagatisi sia nell’area dell’impianto che all’esterno, favorendo la proliferazione di ratti e insetti e creando evidenti disagi per la cittadinanza residente nelle aree limitrofe.

All’esito delle indagini, da cui è scaturita la denuncia del legale rappresentante e su richiesta concorde della Procura della Repubblica, il GIP del Tribunale di Nocera Inferiore ha emesso un decreto di sequestro preventivo dell’intero impianto, con la nomina di un amministratore giudiziario che si avvarrà di coadiutore con specifica competenza in materia ambientale, al fine di eliminare le criticità riscontrate.

Le indagini intraprese sono coordinate dalla Procura di Nocera Inferiore.