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Scafati: ex Polverificio Borbonico, un patrimonio in fumo

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Scafati: ex Polverificio Borbonico, un patrimonio in fumo

A Scafati è partita una petizione a sostegno dell’ex Polverificio Borbonico. Ad affiancare i promotori, arriva l’interesse dell’ex consigliere Angelo Matrone

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L’ex Polverificio Borbonico, sito in via Pasquale Vitiello a Scafati, è ancora oggetto di discussioni. Restituito alla città il 17 Novembre 2010, dopo anni di abbandono che avevano lasciato nel degrado uno dei più importanti siti culturali dell’agro nocerino-sarnese, nell’arco di quarant’anni è stato bersaglio di numerosi saccheggi. Il Polverificio sembrava essere destinato a nuova vita: questi erano in teoria gli intenti del Comune di Scafati, in collaborazione con il Demanio, il MIbact e la Soprintendenza dei beni artistici e culturali di Salerno e Avellino.

La gestione dell’intera struttura è passata nelle mani dell’Istituzione Scafati Solidale che si era impegnata, oltre che per la gestione e la manutenzione del Polverificio, per la rivalorizzazione del complesso borbonico attraverso l’organizzazione di attività ed eventi culturali. Il nuova destinazione della struttura, pensata dalle istituzioni locale, era di trasformare il Polverificio in un Centro per la cultura e le arti.

In questi sette anni, che vanno dall’inaugurazione in pompa magna del Polverificio ad oggi, sono state organizzate varie iniziative e attività culturali, dalla musica alla pittura. Ma non sempre è stato luogo di cultura. Quello che è mancato in questi anni, fatto presente dai promotori della petizione, è una visione generale di programmazione culturale per la struttura. Come ad esempio la mancanza di una commissione scientifica e culturale che coadiuvasse l’amministrazione, le varie che si sono susseguite negli anni, nella progettazione programmata di interventi culturali validi e di ampio respiro.

Scafati: ex Polverificio Borbonico, un patrimonio in fumo

Nessun investimento è stato fatto in favore né delle politiche culturali, né delle risorse economiche. Così il Polverificio da promettente fiore all’occhiello della città si è trasformato in un luogo morto, non vissuto da parte di tutta la comunità.

«Il Polverificio è di tutti. Ecco perché invito l’intera classe politica scafatese a firmare la petizione aperta su Google». A lanciare l’appello è Angelo Matrone, ex consigliere comunale di Scafati.« La mia non è una provocazione, anzi. Vedo tante persone prodigarsi per la comunità scafatese e l’attività messa in campo da molte associazioni può essere un ottimo segnale». Poi l’appello: «Invito tutti a firmare, anche gli ex consiglieri di maggioranza e opposizione che sono ancora attivi nel sociale. Firmare è un diritto e un dovere».

Di seguito il testo integrale della petizione (link)

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