Al fine di sfruttare, e non lasciare in stato di abbandono, i beni materiali sottratti alla criminalità, a Scafati hanno preso un importante provvedimento
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Relativamente alla questione attinente ai beni confiscati alle mafie, anche a Scafati, comune dell’alto salernitano, ci si interroga su come fare per sfruttare al meglio quelli che appunto sono i beni sottratti alla criminalità organizzata.
Trattasi di un interrogativo non di poco conto, perché in fondo si tratta di patrimoni che potrebbero certamente tornare utili alla comunità locale, ma mancano finanziamenti mirati per poterlo fare, e questo in quanto alla base è finora mancato un progetto serio, capace di individuare tramite attente valutazioni, il modo attraverso cui riutilizzare al meglio tali beni materiali.
Ebbene: al fine di riuscire a trovare una risposta idonea a quello che per l’appunto è relativo a questo problema, la giunta del sindaco Pasquale Aliberti ha istituito un nuovo settore, fatto proprio ad hoc.
Quindi, il nuovo settore riguardante i “Beni Comunali e Confiscati” è stato istituito allo scopo di gestire al meglio proprietà messe a disposizione, quali ad esempio quella sottratta al clan Sorrentino, ma anche quella tolta al clan Chierchia, proprio perché lasciarle abbandonate e inutilizzate ancora a lungo sarebbe davvero un peccato.
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