Sbarco di migranti a Salerno: è attraccata in tarda mattinata la nave della Marina Militare “Chimera” con a bordo più di 500 migranti

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Sono più di 500 i protagonisti del nuovo sbarco di migranti, accolto in tarda mattinata al Molo Manfredi della città di Salerno, a bordo della nave della Marina Militare “Chimera”.

365 uomini e 174 donne, di cui un centinaio affetti da scabbia, tutti provenienti dalla Somalia e dall’Eritrea. Per adesso non è stato registrato nessun immigrato proveniente dalla Siria.

Spaesati e affaticati dalla pesantezza del viaggio, i profughi sono stati accolti adeguatamente dalle forze dell’ordine e dalla Croce Rossa, ormai all’altezza dell’emergenza.

Si tratta infatti dell’ottavo sbarco di migranti per la città di Salerno, di cui il primo risale all’estate del 2014.

A pochi giorni di distanza dalla tragedia avvenuta sulle coste sicule, si è sentita aleggiare questa mattina al porto, un grande senso di solidarietà e responsabilità.

A separare la folla dei cittadini dalla folla dei profughi, una lunghissima fila di barricate in ferro. Eppure chiunque si trovasse dall’altra parte dell’inferriata, guardando quei volti martoriati ma nonostante tutto sorridenti, ha sentito su di sé il peso di una tragedia sventata.

A raccontarci l’esperienza dell’attracco e della situazione a bordo della nave, sono stati il questore di Salerno Alfredo Anzalone e il vice prefetto vicario della Prefettura di Salerno, Giovanni Cirillo.

“Appena è arrivato lo sbarco di migranti, abbiamo immediatamente perlustrato la nave –  ha raccontato Alfredo Anzalone – per adesso i profughi registrati provengono dalla Somalia e dall’Eritrea. Abbiamo fotografato e registrato tutti, ma non è strata riscontrata nessuna irregolarità, infatti per adesso non abbiamo trovato nessuno scafista a bordo.”

“Abbiamo trovato un centinaio di profughi ammalati di scabbia – ha continuato Anzalone – che ovviamente riceveranno tutte le cure più adeguate.”

“Questo è l’ottavo sbarco di migranti nella città di Salerno – ha spiegato Giovanni Cirillo – infatti attualmente è stato registrato un affollamento all’interno delle strutture di accoglienza in Campania. Solo una cinquantina infatti resteranno nel territorio campano, gli altri saranno smistati tra Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Lazio e Calabria.”

Foto a cura di: Federica Crispo

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