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Satira su Renzi, torna il Crozza/De Luca show

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Satira su Renzi, torna il Crozza/De Luca show

Nuova parodia su Vincenzo de Luca firmata Crozza, andata in onda ieri sera sul canale La7. Si è fatta satira sulla Severino e Renzi

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Il venerdì su La7, ormai, è sinonimo di Maurizio Crozza, e Maurizio Crozza, di questi tempi, è sicuramente sinonimo di Vincenzo De Luca. Il personaggio messo in scena dal Ligure sta riscuotendo un successo nazionale e ogni settimana quei 6-7 minuti di imitazione diventano motivo di grassissime risate per la maggior parte degli Italiani.

Dopo gli sfottò nei confronti di Bassolino e della Gabanelli, nella puntata di ieri sera sono state vittime dell’ironia di ”De Luca” il premier Renzi ”detto Matteo”, la consulta che il 20 ottobre si esprimerà sulla Legge Severino. ”Se la consulta si esprimesse a mio sfavore le lancette della Campania tornerebbero all’età del bronzo.- ha affermato ”l’ex sindaco di Salerno”- E non mi sono certo spaventato quando mi sono immerso nel tratto del fiume Tanagro quando ho convinto uno ad uno i piranha ad andarsene, penso che ora lavorino tutti a Rai 3 tra l’altro”. Chiaro riferimento agli eventi accaduti quando il governatore della Campania, quello vero,  è stato ospite proprio sul canale Rai e già parodiati nella puntata precedente.

Satira su Renzi, torna il Crozza/De Luca show
Satira su Renzi, torna il Crozza/De Luca show

Nel mirino della satira soprattutto gli avvocati:Secondo i lor signori io dovrei essere sospeso dalla mia carica di Presidente della Regione, io che in Campania ho portato i globuli rossi! Personaggetti che si divertono a gettare alveari nei campi nudisti!”.

È stata fatta ironia anche sulla vicenda Marino, buttata all’interno di battute rivolte all’attuale Premier, Matteo Renzi: ”Renzi è un politico dall’intelligenza straordinaria…sebbene la sua espressione alquanto vacua possa indurre a ritenerlo come frutto di accoppiamenti consanguinei che si son fatti via via fin troppo stretti. Se Renzi vuole scaricarmi come ha fatto con Marino, è meglio che si comporti da uomo e che venga a dirmelo in faccia…Io qui sono in trincea a combattere sul territorio. Un territorio abitato da primati onanisti”.

E quando il giornalista gli ha chiesto spiegazioni circa le sue affermazioni, l’imitatore ha risposto: “Se lei va nell’angolo tra piazza Correra e via Gian Battista Vico…occhio che deve arrivare da via Roma perché da corso Trieste è senso unico.  Dicevo, in quell’angolo, la Regione aveva fatto installare una statua di Pinocchio, in legno di tek, bella…E che hanno fatto questi disagiati del pensiero? Prima hanno scritto ”strunz” sotto la faccia di Pinocchio e poi ci hanno arrubbato il naso…per farci il portarotolo di carta igienica nelle loro case abusive al mare: ‘sti quattro animali… e lei mi parla di Renzi? Detto Matteo?”.

Il momento di massima ironia si è raggiunto in occasione del discorso su Samantha Cristoforetti introdotto dal solito Andrea Zalone nelle vesti di falso intervistatore che ha domandato al presidente della Campania: ”Domenica scorsa ha incontrato Samantha Cristoforetti, sarà stata una grande emozione”.

La Samantha Cristoforetti. Esempio di serietà e rigore…Che però purtroppo con la sua presenza ha rinfrescato una ferita aperta riguardo la ricerca aerospaziale in Campania. Il mio obiettivo è in sei mesi rendere Benevento la Cape Canaveral d’Europa. Eravamo già pronti al lancio del primo napoletano nello spazio- e qui anche il comico non è riuscito a reggere il peso dell’ilarità scatenata dalla sua battuta iniziando a ridere e chiedendo con la mano un secondo di pausa- se non fosse che qualche fetente si è arrubbato i caschi degli astronauti e li ha rivenduti al mercato nero come insalatiere.  E non gli è bastato a questi mariuoli… si sono arrubbati anche la rampa di lancio per farci dei tralicci con cui prendere Sky aggratis. Così non pagano le partite.

In Campania la Luna l’ho portata io. Prima di me la Campania era piena di lupi mannari frustrati e depressi che non sapevano come trasformarsi – continua-  Quei poveretti usavano i piatti tondi da pizza,  li lanciavano in aria e, in quei due secondi che il piatto rimaneva in aria, li illuminavano con le pile, ma era lo stesso che usare una bambola gonfiabile per fare l’amore“.

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