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Sarno, approvato il Piano Urbanistico Attuativo

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Sarno, approvato il Piano Urbanistico Attuativo
Sarno

La Giunta Canfora ha approvato il Piano Urbanistico Attuativo Parco Urbano dell’Innovazione: Sarno 2.0

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L’Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco Giuseppe Canfora,  ha ritenuto necessario e indifferibile procedere alla redazione del PUA Parco Urbano dell’Innovazione: Sarno 2.0, in quanto riveste un valore strategico di carattere prioritario non solo in relazione agli aspetti più propriamente naturalistici e paesaggistici, ma anche al fine di mitigare le condizioni di rischio idrogeologico incombenti sul territorio comunale ed, in particolare, sull’abitato più a valle, nonché quale azione di forte promozione di un turismo di eminente valenza naturalistica e culturale.

L’assessore all’urbanistica Emilia Esposito si ritiene molto soddisfatta del risultato raggiunto e precisa che già il Puc individua l’area naturalistica del rio Acqua del Palazzo, quale Parco Urbano dell’Innovazione SARNO 2.0, finalizzato ad assolvere una funzione ecologica, ed ambientale innovativa.

Tale ambito è delimitato dall’Autostrada A30, dalla Circumvesuviana, dalla Ferrovia e dall’Area Pip per gli Insediamenti Produttivi, e sono già presenti diverse attrezzature pubbliche quali Polo Ospedaliero, Centro di Riabilitazione LARS, Polo Scolastico della Città di Sarno, Mercato Ortofrutticolo.

L’attuazione del PUC avviene attraverso il Pua di iniziativa pubblica; gli interventi previsti potranno essere pubblici o pubblico/privati.

Nell’ambito di tale programma, occorrerà valutare, all’interno di una progettazione complessiva ed altamente qualificata:

–  realizzazione di mirati programmi di risanamento ambientale, paesaggistico ed idrogeologico;

–  strutture per la didattica, la cultura, lo sport ed il tempo libero;
–  centri di informazione, centri di documentazione/studio ambientale, strutture ludico-didattiche, servizi culturali in genere;
– centri di promozione delle risorse agro-alimentari ed artigianali locali, con relative attrezzature e servizi complementari e di supporto;
– ippo/ciclo percorsi;
– utilizzo di nuove tecnologie digitali per l’agricoltura, i beni culturali, la mobilità sostenibile e la mitigazione dei rischi naturali;
– creazione di un sistema complesso nel quale intervengano i soggetti istituzionali, l’Università, laboratori di ricerca, incubatori di impresa ed imprese.
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