Sarno è diventato il centro focale di un problema che si protrae avanti da più di un anno: E’ possibile installare una centrale per la lavorazione del Biogas a Sarno?
La prima discussione nasce dalla questione di praticità. Ci sono due correnti di pensiero opposte, una che ritiene il biogas una delle risorse energetiche sicure, pulite e rinnovabile, l’altra ritiene che la centrale sia terribilmente inquinante.
Si sono tenuti molti dibattiti per quanto riguarda la funzionalità dell’impianto ma ancora non si viene a capo ad una conclusione. Molti pensano alle nazioni straniere che già utilizzano questa risorsa da tanti anni, come in Germania ad esempio dove alcune strutture del genere sono state costruite in piene zone agricole senza arrecare alcun danno. Tuttavia l’utilizzo del biogas come risorsa energetica per il paese potrebbe aiutare sia l’ecosistema dell’ambiente sia la produzione di carburanti.
Dall’altro lato, vediamo che la produzione di liquami, che dovrebbero essere contenuti in vasche speciali e totalmente sigillate, creano un po’ di preoccupazione per quanto riguarda il terreno della località Foce, dove dovrà sorgere l’impianto. C’è paura per il riversamento di scorie nelle falde acquifere del fiume Sarno, come c’è paura della propagazione nell’aria di esalazioni tossiche e maleodoranti.
In tutta Italia, sta per intervenire Legambiente che intende fare una valutazione oggettiva delle possibilità di istallazione di tale impianto.
Tra tutte le tappe, Sabato 4 Maggio, al Parco 5 Sensi di Sarno, si terrà un incontro con i rappresentanti della famosa associazione per la tutela ambientale. Interverranno esperti del settore che spiegheranno chiaramente i vantaggi e gli svantaggi del Biogas. Questa manifestazione è stata sponsorizzta dal Movimento Rete Libera, un comitato cittadino socio-culturale a difesa dei diritti degli abitanti del paese.