Stamane presso l’aula consiliare del Comune di Sarno c’è stato l’incontro finale per il Progetto Airone, al quale hanno partecipato gli attori Patrizio Rispo e Marzio Honorato
[ads1] Il Comune di Sarno negli ultimi mesi ha lavorato al Progetto Airone, uno progetto attraverso il quale si è cercato di capire il peso e l’importanza che oggi ha la legalità nella vita dei più giovani.
Il Progetto Airone infatti era rivolto soprattutto ai ragazzi fra gli 11 ed i 18 anni, ai quali è stato chiesto cosa pensassero della legalità, della camorra e dell’usura. La psicologa Serena Selvino si è occupata degli incontri e dei questionari con i ragazzi, 330 per le scuole medie e 180 per le scuole superiori.
Stamane presso l’aula consiliare del Comune di Sarno c’è stato l’incontro finale, al quale hanno partecipato gli studenti delle Scuole Media G. Amendola e G. Baccelli insieme ad alcune classi del Liceo Classico T.L. Caro.
All’evento era assente il Sindaco Canfora, impegnato presso la Provincia ma l’amministrazione comunale è stata rappresentata dall’Assessore Vincenzo Salerno e dall’Assessore Eutilia Viscardi. La Dottoressa Clelia Buonaiuto è stata invece la responsabile del Comune riguardo al Progetto Airone.
Le star dell’incontro sono stati però gli attori Patrizio Rispo e Marzio Honorato, rispettivamente Raffaele Giordano e Renato Poggi della famosa fiction “Un posto al sole“, in onda ormai da ben 19 anni su Rai 3 e conferita anche del titolo di fiction più lunga mai trasmessa sulla televisione pubblica.
Patrizio Rispo ha lavorato anche con Massimo Troisi nel film “Ricomincio da tre“, mentre Marzio Honorato ha lavorato con Eduardo De Filippo nella commedia “Natale in casa Cupiello“.
Gli attori hanno risposto a molte domande dei ragazzi con grande disponibilità esponendo chiaramente le loro opinioni riguardo alle tematiche affrontate dal Progetto Airone e raccontando anche aneddoti delle proprie vite private. Patrizio Rispo e Marzio Honorato hanno incitato i giovani a rispettare le regole, dalle più banali della vita domestica alle vere e proprie leggi statali, per costruirsi un futuro migliore in un Paese dove spesso la legalità non viene affatto rispettata ma soprattutto diffusa.
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