A breve, il Comune di Sarno pubblicherà un avviso per poter riscuotere dei voucher svolgendo attività lavorative di tipo occasionale. Si tratta di un aiuto verso chi ne ha bisogno
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La disoccupazione in Italia è molto forte in questi ultimi anni, e tale fenomeno rappresenta un grave problema, sia a nord che a sud. Tra le misure adottate in ambito locale per limitarla o comunque aiutare chi non ha lavoro, a Sarno tra qualche giorno verrà pubblicato un bando per poter svolgere alcuni lavori di natura occasionale. Chi svolgerà tali mansioni sarà retribuito tramite buoni lavoro (voucher).
Ogni lavoratore potrà svolgere al massimo 100 ore di attività sulla base delle reali necessità del Comune o del committente. Il fondo da utilizzare per tutti i pagamenti, deriva da una rinuncia fatta dal Sindaco e da alcuni assessori dell’intera indennità di carica e dal percepimento solo parziale dell’indennità da parte di altri assessori.
Le prestazioni lavorative richieste, saranno dei seguenti tipi:
a) lavori domestici;
b) lavori di giardinaggio, pulizia e manutenzione di edifici, strade, parchi e monumenti, anche nel caso in cui il committente sia un ente locale;
c) insegnamento privato supplementare;
d) manifestazioni sportive, culturali, fieristiche o caritatevoli e di lavori di emergenza o di solidarietà anche in caso di committente pubblico;
e) qualsiasi settore produttivo, compresi gli enti locali, le scuole e le università, il sabato e la domenica e durante i periodi di vacanza da parte di giovani con meno di venticinque anni di età se regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso un istituto scolastico di qualsiasi ordine e grado, compatibilmente con gli impegni scolastici, ovvero in qualunque periodo dell’anno se regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso l’Università;
f) attività agricole di carattere stagionale effettuate da pensionati, da casalinghe e da giovani di cui alla lettera e), ovvero delle attività agricole svolte a favore dei soggetti di cui all’articolo 34, comma 6, del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633;
g) impresa familiare di cui all’art. 230-bis codice civile;
h) consegna porta a porta e della vendita ambulante di stampa quotidiana e periodica;
i) qualsiasi settore produttivo da parte di pensionati compresi gli enti locali;
j) attività di lavoro svolte nei maneggi e nelle scuderie.
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