Sapri, si è conclusa il 23 luglio la prima edizione di DERIVE, progetto sperimentale di arte, musica e poesia che prevede eventi site-specific
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Si è conclusa il 23 luglio a Sapri la prima edizione di DERIVE, progetto sperimentale di arte, musica e poesia ideato da Antonio Oriente. Si tratta di un format innovativo, che prevede eventi site-specific e collaborazioni trasversali tra gli artisti in performance uniche che fanno dei luoghi l’elemento caratterizzante.
È il caso della collaborazione tra Edoardo Tresoldi e IOSONOUNCANE, protagonisti, nella serata di apertura, di una performance sul mare in cui il musicista ha sonorizzato la scultura dello scultore con una composizione inedita che reinterpreta il rapporto tra pubblico e artista. Non barriere fisiche, come palco e transenne, ma una vela evanescente di rete metallica affiorante dall’acqua che ha accolto l’esibizione musicale filtrando il rapporto con gli spettatori sulla spiaggia vicina.
Inaugurata nella stessa sera “Essere spazio”, opera permanente di Massimo Uberti sui resti della villa marittima romana del I sec a.C., le cui delicate strutture luminose suggeriscono perimetri e volumi della villa, e “Limbo”, prima mostra europea dell’artista argentina Milu Correch. Il paesaggio sonoro di DERIVE, curato da Jam Factory, è elettronico come il tempo in cui viviamo. Dalla “reverse engineering” di Jojo Mayer e i suoi Nerve al groove transgender di Demonology HiFi, l’elemento umano e compositivo risulta dominante.Le performance poetiche curate da Giuliano Maroccini nella chiesa neogotica e nelle grotte romane sul mare contribuiscono a generare una narrazione del contemporaneo declinata in un magma semantico di generi. La poesia agisce nei discorsi di Franco Arminio, si incarna nella voce di Claudia Fabris, trema nella lingua antica di Daniel Cundari e Sasà Calabrese.
DERIVE è stato realizzato dal Comune di Sapri in collaborazione con la Soprintendenza dei Beni Archeologici di Salerno e finanziato dalla Regione Campania.
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