Atti vandalici sulla Chiesa di Santa Maria de Alimundo: questa volta la causa dell’indignazione è la comparsa di una lastra di ferro che ne sbarra l’accesso
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Da alcune settimane la Chiesa di Santa Maria de Alimundo, piccolo e antico luogo di culto nel Centro Storico, è protagonista di un’indignazione generale scatenata da alcuni studenti di architettura.
Motivo di tanto chiacchiericcio, è il pericoloso e insalubre stato di degrado in cui ormai da anni si trova l’antica chiesa gotica.
Fondata nella seconda metà del 9° secolo, la Chiesa di Santa Maria de Alimundo è stata per decenni usata come deposito di immondizia e come dormitorio per senzatetto.
Lo sfregio più grande è stato però raggiunto pochi giorni fa, quando è partita la segnalazione della presenza di una lastra in ferro montata sull’antica porta catalana in legno per vietarne l’accesso.
La lastra in ferro sarebbe stata montata con delle viti a pressione direttamente sul legno del portale, già compromesso dalla vetustà e dagli agenti di degrado.
Al di sopra della lastra, compaiono due fogli usurati, probabilmente presi da vecchi cantieri, su cui appare la scritta “Vietato l’accesso al personale non autorizzato.”
Tutto farebbe pensare, dunque, ad un intervento ufficiale, seppur dozzinale.
Eppure, facendo un rapido controllo, l’intervento non sarebbe stato autorizzato né dal Comune né dalla Soprintendenza, i quali si dichiarano estranei a questo gesto definito vandalico.
La presenza di questa lastra, avrebbe infatti definitivamente deturpato uno dei pregi di questo piccolo esempio di gotico fiorito salernitano. L’ipotesi di rimuovere questa lastra è del tutto sconsigliata, in quanto le viti saldamente ancorate al legno, rischierebbero di portare via brandelli di porta e quindi di distruggere definitivamente l’antico portale.
Nonostante gli abitanti della zona si dicano estranei ai fatti, tutto fa pensare che sia stato proprio qualcuno del posto ad arrecare questo ulteriore danno alla chiesa.
I motivi possono essere tanti, da un dozzinale tentativo di difendere la chiesa dall’incursione di curiosi, ad un gesto simbolico per dire di “stare alla larga” da ciò che è di loro proprietà.
La domanda è però una sola: perché nessuno interviene?
Foto di Federica Crispo
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